PianetaSerieB
·24 giugno 2025
🤬Iervolino non si ferma più e attacca Gravina: “Troppe coincidenze. Il mio silenzio nel post partita? Ho preferito contenere gli impulsi”

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·24 giugno 2025
Dopo la sconfitta ottenuta nello spareggio playoff contro la Sampdoria, la Salernitana è una delle squadre più bersagliate dai giornalisti. Sicuramente lo è il presidente dei granata Danilo Iervolino, intervenuto ai microfoni di FanPage, parole riportate dal sito salernitananews.it, dove non ha trattenuto la rabbia nemmeno nei confronti del numero uno della FIGC Gabriele Gravina.
Ecco le sue parole
Su Gravina: “Il rinvio improvviso, l’assenza di comunicazioni chiare e gli episodi di campo hanno restituito l’immagine di un copione già scritto. Questo ha rappresentato il simbolo di un sistema che, in determinati momenti, appare impermeabile ai principi di trasparenza e imparzialità. Non spetta a me formulare accuse, ma è legittimo interrogarsi. Troppe coincidenze, troppe ambiguità, troppe decisioni inspiegabili“.
Sul post partita: “È stata una notte di grande dolore personale e collettivo. Ho avvertito immediatamente che la retrocessione non era solo il frutto di una prestazione, ma il risultato di un insieme di anomalie, disattenzioni e, purtroppo, gravi episodi che hanno offeso l’equità sportiva. Ho scelto il silenzio, non per vigliaccheria, ma per senso di responsabilità: in un clima così carico di tensione, ogni parola avrebbe potuto essere una miccia. Ho preferito contenere l’impulso e proteggere la dignità della Salernitana“.
Sul silenzio: “Ho sempre messo la faccia, in ogni momento, assumendomi le mie responsabilità in prima persona. In quel frangente ho scelto il silenzio per il bene della società, perché ogni parola, se pronunciata in uno stato emotivo alterato, avrebbe potuto arrecare danni ben peggiori. Oggi sono qui, come sempre, con trasparenza e coerenza“.
Sull’arbitraggio: “Ho rivisto gli episodi con attenzione. Sono episodi che non necessitano di interpretazioni sofisticate: parlano da soli. La mancata concessione di un rigore netto e un fallo di mano decisivo, non sanzionato, compromettono non solo l’esito di una gara, ma la credibilità dell’intero sistema. In partite così determinanti, l’errore arbitrale assume un peso etico oltre che sportivo“.
Sul club: “Preferisco non fare nomi, ma è evidente che alcune figure dirigenziali non hanno corrisposto alla fiducia ricevuta, ma anche sopratutto di calciatori strapagati che hanno deluso ogni aspettativa. Mi riferisco a tutti coloro che hanno operato nel settore sportivo senza lungimiranza, senza spirito di sacrificio e senza piena consapevolezza della responsabilità che comporta rappresentare questa società. Le scelte compiute si sono rivelate non all’altezza del progetto e della città“.