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·7 luglio 2025

Il “Calcio balilla al femminile” spopola in tutta la Svizzera

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Chi di noi non ha mai giocato, almeno una volta al mitico “calcio balilla” (detto anche bigliardino o calcetto)? La risposta sarà certamente scontata, ma chi di voi ha mai giocato al calcio balilla nella versione “al femminile”?

Durante gli Europei Femminili in Svizzera, ne sono spuntati un po’ ovunque (come in funghi in alta stagione) nelle vie del centro e nei pressi degli stadi di gioco delle otto città sede di gara.


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Le origini del calciobalilla risalgono al periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale in Europa, ma non si conosce con certezza l’autore. Tra i possibili inventori sono citati in Germania il tedesco Broto Wachter e in Francia un operaio della Citroën, in Inghilterra l’inglese Harold Sea Thornton registrò il brevetto di un “apparato per giocare un gioco di football” nel 1922.

Anche durante i Mondiali femminile di Francia, René Pierre (con la sua azienda leader in biliardi) mise in palio il primo calcetto, con serigrafie di ragazze, modello “Elles”: una prima versione che venne promossa più per pubblicizzare l’azienda che il fattore di un vero e proprio cambiamento sociale.

Qualche anno fa lo “sponsor e partner assicurativa ufficiale della Nazionale femminile Svizzera”, Zurich aveva messo in palio a sorte un esclusivo calcio balilla composto esclusivamente da sagome di giocatrici e questo fu in assoluto un successo a livello nazionale. L’assicurazione con questo lancio promozionale voleva lanciare un forte segnale in favore dell’uguaglianza di genere.

Con gli Europei si è voluto riproporre, con il contributo della UEFA, il messaggio: “A Zurich Svizzera sta molto a cuore l’impegno in favore dell’uguaglianza di genere, all’insegna del principio secondo cui quanto accade nelle attività commerciali deve accadere anche nel calcio», ha affermato Priska Kaspar, Responsabile Marketing di Zurich Svizzera per la parità di trattamento. Ora ci stiamo impegnando fortemente in favore delle pari opportunità nello sport.”

Speriamo che tale iniziativa, non resti un caso isolato e circoscritto alla Svizzera, ma diventi sempre più uno strumento ricreativo nuovo per tutto il mondo dove il calcio, il gioco, ha bisogno di questi segnali per la sua crescita.

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