Calcio e Finanza
·10 settembre 2025
Il candidato democratico a sindaco di New York contro la FIFA: riveda i prezzi per i Mondiali 2026

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·10 settembre 2025
La vendita dei biglietti per i Mondiali 2026, che si giocheranno fra Stati Uniti, Messico e Canada, rischia di diventare un caso politico negli USA.
Come riporta il quotidiano statunitense The Athletic, Zohran Mamdani, attualmente in testa nella corsa a diventare sindaco di New York, ha lanciato una petizione chiamata “Game Over Greed” che chiede alla FIFA di abbandonare il piano di utilizzare il sistema di dynamic pricing per la rassegna iridata.
Otto partite del Mondiale si giocheranno al MetLife Stadium nel New Jersey, inclusa la finale, ma l’accordo di città ospitante della FIFA è con entrambe le giurisdizioni, New York City e New Jersey. La FIFA ha confermato in una conferenza stampa con i media la scorsa settimana che intende usare il dynamic pricing. Nella stessa occasione, un funzionario FIFA — che ha parlato in forma anonima — ha detto che i biglietti partiranno da 60 dollari per i posti più economici della fase a gironi (senza specificare quanti biglietti avranno questo prezzo) e arriveranno fino a 6.730 dollari per i biglietti non-hospitality più costosi della finale. Tuttavia, i prezzi potranno variare poiché la FIFA adotterà un modello di dynamic pricing, in cui i prezzi cambiano in base alla domanda. Secondo i dirigenti FIFA, questo consentirà di massimizzare i ricavi e l’affluenza.
Il dynamic pricing è spesso associato a prezzi altissimi per eventi sportivi, musicali o di intrattenimento molto richiesti. Tuttavia, durante il Mondiale per club FIFA disputato quest’estate, in alcuni casi ha favorito i tifosi: l’insuccesso nel creare mercato per la nuova competizione ha infatti portato a un crollo dei prezzi. Per esempio, i biglietti per la semifinale tra Chelsea e Fluminense al MetLife Stadium sono passati da 473,90 dollari a soli 13,40 dollari in meno di 72 ore. Ma per il Mondiale, molto più consolidato e prestigioso, la domanda sarà ben più alta, e ciò probabilmente farà salire i prezzi.
La FIFA ha dichiarato di aspettarsi oltre 3 miliardi di dollari di ricavi dalla vendita dei biglietti. Heimo Schirgi, Chief Operating Officer del Mondiale, ha anche confermato che la FIFA gestirà una propria piattaforma di rivendita, senza alcun tetto ai prezzi secondari. Alla richiesta di chiarire le commissioni o le percentuali che la FIFA tratterrà su queste rivendite, un portavoce ha risposto che saranno definite in seguito.
La petizione sostenuta da Mamdani, il cui programma elettorale è centrato sull’accessibilità economica, ha come obiettivo l’abolizione da parte della FIFA del dynamic pricing, reintroducendo un tetto alla rivendita dei biglietti e riservare il 15% dei tagliandi ai residenti locali a prezzo ridotto.
La petizione, annunciata martedì sera sui social dallo stesso Mamdani, recita: «Il Mondiale FIFA arriva a New York City l’anno prossimo. È un’incredibile opportunità di crescita economica e di spirito comunitario nella nostra città — ma solo se i newyorkesi della classe lavoratrice potranno davvero assistere alle partite. Quest’anno, per la prima volta, la FIFA utilizzerà il dynamic pricing. Potranno aumentare i prezzi in tempo reale, a seconda di quanto profitto pensano di poter ricavare da noi. Quei biglietti potranno poi essere rivenduti sulla piattaforma ufficiale FIFA senza alcun tetto al prezzo — un altro metodo per recintare l’accesso al gioco. E, per peggiorare le cose, a differenza degli ultimi tre Mondiali, non ci saranno posti riservati ai residenti locali.
Il più grande evento sportivo del mondo si svolge nel nostro cortile, e la stragrande maggioranza dei newyorkesi non potrà vederlo. Firmiamo questa petizione per inviare un messaggio chiaro alla FIFA chiedendo:
È ora di mettere il calcio davanti all’avidità e ospitare un Mondiale che tutti i newyorkesi possano permettersi di godere».
All’inizio dell’estate, la FIFA aveva già ricevuto una lettera da Football Supporters Europe (FSE), gruppo che difende gli interessi dei tifosi, per esprimere «serie preoccupazioni» su quanto riportato circa l’introduzione del dynamic pricing.
La lettera, indirizzata al segretario generale Mattias Grafström, affermava: «I tifosi e i consumatori compiono grandi sacrifici, finanziari e personali, per seguire le loro squadre. Non dovrebbero essere penalizzati da sistemi di prezzo opachi che premiano la ricchezza e il tempismo algoritmico. Introdurre il dynamic pricing senza regole chiare o giustificazioni manda un messaggio sbagliato in un momento in cui i tifosi di tutto il mondo affrontano già costi crescenti e barriere sempre maggiori alla partecipazione.
Il Mondiale FIFA non è solo un altro prodotto di intrattenimento. È un’esperienza irripetibile per milioni di tifosi in tutto il mondo. I sostenitori pianificano, viaggiano e risparmiano per anni per far parte di questa celebrazione globale del calcio. Introdurre un modello di prezzo che premia chi può pagare di più o cliccare più velocemente rischia di trasformare una celebrazione globale unificante in uno spettacolo a pagamento».