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·9 ottobre 2025

Il Caso – Osimhen e la trattativa lampo con il Napoli: “Non sapevo nulla, ADL e Giuntoli parlavano ma non capivo”

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Emergono nuovi dettagli sul trasferimento di Victor Osimhen al Napoli, avvenuto nell’estate del 2020, in un momento drammatico per l’attaccante nigeriano, diviso tra la perdita del padre e una trattativa condotta con tempi rapidissimi.


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Il Caso – Osimhen e la trattativa lampo con il Napoli: “Non sapevo nulla, ADL e Giuntoli parlavano ma non capivo”

Secondo quanto riportato da Repubblica, negli atti consegnati alla Guardia di Finanza, Osimhen avrebbe raccontato una versione dei fatti in cui la sua consapevolezza dell’affare era, inizialmente, molto limitata.

“Mi chiamò Gerard (il mio vecchio agente, ndr) per incontrarlo a Nizza. C’erano anche Luis Campos e il presidente del Lille, Gerard Lopez. Mi dissero che mi sarei dovuto trasferire al Napoli, che c’era già un accordo di massima e che, causa pandemia, per il Lille era una buona opportunità. Ma io non ne sapevo nulla” – ha dichiarato il giocatore nel verbale reso alle autorità italiane.

L’inchiesta e il contesto giudiziario

Le dichiarazioni dell’attaccante rientrano nell’ambito dell’indagine condotta dalla Procura di Roma sulle presunte plusvalenze fittizie legate ai trasferimenti di Manolas e Osimhen. Sotto il profilo sportivo, la FIGC ha già archiviato la posizione del Napoli, escludendo nuovi procedimenti in ambito federale. Tuttavia, il presidente Aurelio De Laurentiis dovrà affrontare un processo penale dopo la richiesta di rinvio a giudizio, con l’accusa di falso in bilancio per le stagioni 2019, 2020 e 2021.

Il dolore personale e una trattativa inattesa

Nel racconto di Osimhen emerge anche il dramma personale vissuto in quei giorni, segnati dalla malattia e poi dalla scomparsa del padre. “In quel periodo non avevo la testa per pensare al calcio, volevo solo sapere come stava lui. Dopo la sua morte ero arrabbiatissimo con il Lille e con il mio agente, perché non ero riuscito a vederlo prima che morisse.”

Nonostante la situazione emotiva, Osimhen decise di rispettare gli impegni e raggiungere l’Italia: “Per rispetto del presidente del Lille andai comunque a Napoli, ma non avrei firmato nulla. Incontrai l’allenatore, che mi spiegò il progetto, e il giorno dopo De Laurentiis a Capri. Mi parlò della città e della società, ma io non capivo cosa dicesse con Giuntoli, perché parlavano in italiano. Mi chiese se avessi visto il contratto, ma io non avevo ricevuto nulla.”

Una fase confusa, in cui l’attaccante racconta di aver percepito discrepanze tra quanto gli veniva riferito e quanto effettivamente accadeva: “Rientrato in albergo, chiesi al mio agente la bozza del contratto. Mi disse che non l’aveva. Io mi meravigliai perché il presidente mi aveva detto il contrario. Alla fine mi mostrò un foglio, uno pseudo accordo con il Napoli. Mi arrabbiai e volli tornare in Francia. Poi decisi di interrompere il rapporto con quell’agente.”

Il passaggio al Napoli e il cambio di agente

Nonostante le tensioni, l’affare andò in porto: Osimhen divenne un nuovo giocatore del Napoli nell’estate 2020, in un’operazione valutata complessivamente oltre 70 milioni di euro, con una parte in contropartite tecniche.

L’attaccante, che in seguito avrebbe affidato la propria rappresentanza a Roberto Calenda, ha anche raccontato di un episodio successivo: “A dicembre 2021 chiesi un prestito di 550.000 euro per spese familiari, che mi impegnai a restituire.”

Una dichiarazione che rientra nel quadro di documenti e testimonianze raccolte dagli inquirenti per ricostruire nel dettaglio le dinamiche economiche e contrattuali del trasferimento.

Un’operazione simbolo e le prospettive future

Il trasferimento di Victor Osimhen dal Lille al Napoli resta uno degli affari più discussi degli ultimi anni, non solo per il suo impatto sportivo ma anche per le successive implicazioni giudiziarie. Sul campo, l’attaccante nigeriano è stato determinante per lo scudetto del 2023, diventando uno dei simboli della rinascita azzurra.

Fuori dal campo, invece, la vicenda continua a generare interesse investigativo e mediatico, mentre il Napoli guarda avanti, concentrandosi sulla stagione in corso e sul nuovo corso societario.

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