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·18 ottobre 2025
Il Cesena si conferma “re delle trasferte”: Picco espugnato grazie alla doppietta dell’insospettabile Frabotta! Spezia sempre più ultimo

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·18 ottobre 2025
Sul ciglio del burrone. Essere sul ciglio del burrone ti fa sentire spaventato, spaesato, senza via d’uscita: pensate a come può avere passato questa sosta per le nazionali Luca D’Angelo, appeso al filo di un telefono nell’attesa di una chiamata che poteva significare “fine dei giochi”. Inaspettatamente, però, sullo strapiombo ti trovi cullato dalla fiducia di una società intera che, malgrado tutto, decide di concederti un’ultima chance. E allora non vorrei essere nei panni del Cesena e di Michele Mignani, perché quando ti trovi di fronte una situazione simile si perde tutta la baldanza di un rendimento esterno così stellare. Il Picco farà ogni cosa in suo potere per salvare D’Angelo, ma in ogni caso il tecnico bianconero può stare tranquillo: il passato non si dimentica e, se l’addio sarà inevitabile, le lacrime sgorgheranno a fiumi da ambo i lati.
Lo Spezia di Luca D’Angelo affronta all’Alberto Picco il Cesena di Michele Mignani. Pianeta Serie B propone di seguito il resoconto del match.
I liguri sfoderano, a sorpresa, un inedito 4-3-1-2 con Salvatore Esposito in trequarti a supporto di Soleri e Lapadula. Questa ventata di aria fresca si rivela efficace sin da subito, visto che lo Spezia trova la rete del vantaggio dopo soli 3 minuti: Aurelio piazza indisturbato un traversone tagliente dalla fascia sinistra per Soleri, che non trova il tempo per la deviazione ma trae in inganno l’intera retroguardia romagnola. Questa azione di disturbo dell’attaccante bianconero favorisce Lapadula, che sbuca sul secondo palo e trova la zampata che vale il più classico dei gol dell’ex. Dopo un momento di intontimento, il Cesena risponde con Castagnetti: al 12′ il mediano calcia di destro da posizione defilata, e la traiettoria incontra la deviazione involontaria ma decisiva di Wiśniewski. Gli Aquilotti impongono un ritmo forsennato alla gara, ma quando il Cavalluccio riesce ad eludere la pressione alta degli avversari si ritrova con diverso campo libero da poter attaccare a proprio piacimento. È la situazione che si presenta al 22′: Shpendi gestisce magistralmente la ripartenza e serve un cioccolatino in profondità per Blesa. L’attaccante spagnolo anticipa Sarr in uscita, ma il portiere bianconero riesce ugualmente a deviare il pallone sul palo con le unghie. Il Cesena continua a spingere alla ricerca del pareggio, ma Francesconi spreca un’occasione colossale al 27′: il cross di Ciervo mette in difficoltà Hristov, che sbroglia come può di testa ma accomoda la palla sui piedi del numero 70, che da ottima posizione strozza la conclusione e spedisce alto. Il quasi autogol di Mateju al 35′ è solo l’antifona della rete dell’1-1: al 37′ Ciervo pennella da calcio d’angolo, Ciofi spizza sul primo palo e trova Frabotta che, tutto solo, spinge in rete da pochi passi. L’esterno ex Juventus, non ancora sazio, sigilla un’impronosticabile ma meritata doppietta pochi minuti più tardi. Lo schema su punizione orchestrato dal Cesena al 46′ funziona alla perfezione: Castagnetti finge di crossare in area e serve rasoterra Frabotta che, indisturbato, ha tutto il tempo di controllare e piazzare un sinistro chirurgico all’angolino su cui Sarr non può opporre resistenza.
D’Angelo sostituisce Kouda con Vignali e ritorna alla tanto amata difesa a tre, anche se la reazione tarda ad arrivare. I romagnoli tentano di addormentare la partita abbassando i ritmi, mentre i liguri non riescono a trovare la scintilla giusta per tornare a premere sull’acceleratore. Al netto di qualche contropiede sporadico da parte del Cesena, la gara si trascina tristemente fino al 91′, quando Klinsmann deve mettere i pugni sulla violenta punizione calciata da Esposito. Il portiere statunitense si esalta anche al 97′, quando toglie con un volo d’angelo un altro calcio da fermo di Esposito, che si stava infilando sotto l’incrocio.
Il Cesena si conferma implacabile in trasferta ed inserisce anche il Picco nella lista degli stadi espugnati quest’anno: il Cavalluccio ribalta l’iniziale vantaggio di Lapadula grazie alla memorabile quanto impronosticabile doppietta di Gianluca Frabotta, che fino a ieri aveva segnato solo sei reti tra i professionisti. I bianconeri si issano così al quarto posto in classifica, appaiati a pari punti con il Frosinone, mentre lo Spezia resta tristemente all’ultimo posto a quota zero vittorie in otto partite. Questa sconfitta significherà probabilmente la fine dell’avventura in terra ligure di Luca D’Angelo.