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·3 luglio 2025
Il compleanno che Verona non dimentica: Bagnoli a 90 anni

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·3 luglio 2025
Osvaldo Bagnoli festeggia oggi novant’anni: un traguardo che Verona e il mondo del calcio celebrano, ricordando il tecnico che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’Hellas. Nato il 3 luglio 1935 alla periferia di Milano, Bagnoli è l’emblema della rivoluzione silenziosa, quella costruita più con la sobrietà che con i riflettori, come racconta L’Arena.
Resta vivido il ricordo del 12 maggio 1985, data che ha consegnato il Verona allo Scudetto e Bagnoli al ruolo di allenatore più vincente tra i club cosiddetti “provinciali”. Quel trionfo, unico nella storia per una città non capoluogo di regione, resiste ancora oggi come punto di riferimento per chi insegna e segue il calcio fuori dai grandi centri. Ma la carriera di Bagnoli si compone anche di altri capitoli gloriosi: la semifinale europea con il Genoa, vincente ad Anfield, e la conduzione dell’Inter che riuscì a contendere il primato a un Milan dominante.
Bagnoli ha sempre scelto la strada della discrezione, in campo e fuori. Da giocatore, ha conosciuto il calcio che ricostruiva se stesso nel secondo dopoguerra. Notato dai talent scout del Milan tra le fila dell’Ausonia, si è formato insieme a nomi come Trapattoni e Radice, e ha fatto della versatilità la sua cifra anche negli anni successivi. Rimane celebre il suo arrivo a Verona: “A Verona, quando sono sceso dal treno e mi sono sentito chiamare signor Bagnoli, ho realizzato di essere un calciatore.”
La sua carriera in gialloblù si è sviluppata soprattutto tra i cadetti, complici le difficoltà fisiche, ma il segno lasciato sul club è diventato profondo da allenatore. Bagnoli è stato protagonista di due finali di Coppa Italia e ha costruito la favola dello Scudetto con una serie di intuizioni semplici ma decisive, come lanciando Marangon sulla sinistra o trasformando Di Gennaro in falso nove. “Il calcio è semplice. Mi hanno dato Marangon e l'ho messo a sinistra”, ripete spesso, in sintonia con la filosofia di Nils Liedholm: “Il calcio l’hanno già inventato”.
Il mister ha legato il suo nome indissolubilmente anche a quello di Emiliano Mascetti, formando una coppia che ancora oggi rappresenta la memoria romantica del club. La città e i tifosi lo celebrano con affetto, scegliendo di rispettare la sua riservatezza. La sera del compleanno, la festa sarà in famiglia, con la moglie Rosanna, le figlie Francesca e Monica, e chi negli anni è stato per lui un sostegno personale. All’abbraccio simbolico si aggiungono i messaggi di tanti ex allievi, tra emozione e ironia.
Alla soglia dei 90 anni, Osvaldo Bagnoli rimane per Verona e per tanti appassionati italiani ancora il “mago della Bovisa”, portatore di una lezione semplice ma eterna: il calcio, il vero calcio, non ha bisogno di clamore.
Fonti: L’Arena.
Photo by Claudio Villa/Getty Images