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·21 ottobre 2025

Il Credito Sportivo lancia il piano 2025-2030: 5 miliardi per sport e cultura

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Con il Piano Strategico 2025-2030, l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC) traccia una direzione chiara: rafforzare il ruolo di piattaforma finanziaria di riferimento per la promozione e lo sviluppo delle industrie dello Sport e della Cultura attraverso un modello di intervento ampio, integrato e impact-driven.

Il primo documento programmatico di indirizzo strategico della Banca, successivo alla trasformazione in Società per Azioni, potenzia la vocazione di Banca per lo sviluppo con l’obiettivo di attivare il pieno potenziale di Sport e Cultura come motori di crescita socio-economica, infrastrutturazione e competitività.


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Quattro priorità trasversali guidano le strategie di intervento:

  • integrazione, per favorire la riduzione dei divari territoriali; 
  • coesione, per promuovere l’inclusione sociale attraverso lo Sport e la Cultura; 
  • sviluppo sostenibile, per contribuire alla promozione di un modello di crescita inclusiva, equa e duratura; 
  • transizione competitiva, per accompagnare i settori di riferimento nei processi di innovazione, digitalizzazione, transizione energetica, crescita della competitività della filiera. 

Il Piano Strategico si sviluppa in un contesto congiunturale caratterizzato da elevata volatilità e crescenti vincoli di bilancio, che richiede politiche di investimento orientate all’ottimizzazione del rapporto costo-efficacia. In questo scenario, il ruolo degli investitori di lungo termine e delle banche pubbliche di sviluppo diventa cruciale per promuovere investimenti strategici nelle infrastrutture sociali, sostenendo settori – come Sport e Cultura – capaci di interpretare la complessità delle trasformazioni in atto (demografiche, sociali, ambientali) e di generare effetti moltiplicativi trasversali sulle filiere produttive e sui sistemi di welfare territoriali.

In questa prospettiva, l’adozione di un Piano quinquennale riflette una visione e un percorso di medio-lungo termine, finalizzato a costruire le condizioni per una istituzione finanziaria capace di interpretare con coerenza ed efficacia il mandato di interesse pubblico, in linea con la natura di investitore paziente che opera secondo una logica di complementarità e addizionalità rispetto al mercato.

In funzione di questo orizzonte di scopo, l’ICSC intende adottare un approccio innovativo e proattivo all’investimento in asset sportivi e culturali, capace di intercettare i megatrend legati alla transizione verde e digitale e alla crescente attrattività delle infrastrutture sociali nelle strategie di intervento dei policy maker e degli investitori istituzionali, favorendo l’avvio di un più vasto processo di sviluppo e ammodernamento infrastrutturale e di crescita delle imprese della catena del valore, in Italia e all’estero.

Investimenti per oltre 5 miliardi

Con queste finalità, nell’arco di Piano la Banca punta a potenziare il sostegno a enti pubblici, imprese, infrastrutture, settore non profit con progettualità e iniziative in ambito Sport e Cultura, con l’obiettivo di mobilitare risorse per circa 4 miliardi di euro, con un incremento del 65% rispetto al quinquennio precedente. Un impegno finalizzato ad attivare nuovi investimenti per oltre 5 miliardi di euro, grazie a un effetto leva medio di 1,8x, anche attraverso l’attrazione di capitali di terzi.

La dinamica espansiva delle risorse mobilitate a supporto delle filiere Sport e Cultura avviene attraverso la costruzione di un modello di intervento strutturato e scalabile, che prevede:

  • uno sviluppo presidiato, che bilancia l’espansione del portafoglio impieghi con il controllo dei rischi e la sostenibilità nel lungo periodo, supportato da investimenti significativi in infrastrutture e sistemi digitali avanzati; 
  • un più forte ancoraggio ai principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale, con un approccio orientato all’ottimizzazione del trade-off rischio-rendimento-impatto dei progetti e iniziative sostenuti nei settori Sport e Cultura; 
  • un rilevante investimento nel capitale umano, finalizzato sia alla valorizzazione delle competenze interne sia all’integrazione di profili specializzati, essenziali per presidiare con efficacia un perimetro operativo più ampio e articolato. 

«Il nuovo Piano Industriale rappresenta un passaggio cruciale nella storia dell’Istituto – spiega il Presidente di ICSC, Beniamino Quintieri – con la trasformazione in società per azioni e una strategia di crescita strutturata, l’Istituto si conferma come la banca pubblica di sviluppo per lo Sport e la Cultura. È un progetto che guarda al futuro del Paese, promuovendo sviluppo sostenibile, inclusione e competitività territoriale. Vogliamo contribuire a un’Italia più coesa e innovativa, in cui Sport e Cultura siano motori di partecipazione, benessere e crescita condivisa, generando valore duraturo per i territori e le comunità».

«Con il Piano Strategico intendiamo ampliare in modo significativo la nostra capacità d’impatto sul sistema Paese – afferma Antonella Baldino, Amministratore Delegato di ICSC –. La Banca evolve verso un modello integrato, digitale, strategicamente orientato, con un obiettivo chiaro: valorizzare pienamente la dimensione economica e sociale di Sport e Cultura attraverso una più ampia mobilitazione  di investimenti addizionali, intercettando la crescente disponibilità di capitale istituzionale interessato ai settori. Sport e Cultura sono capitale produttivo: asset class di investimento attrattive e industrie strategiche da riportare al centro dell’agenda pubblica come leve di  sviluppo, occupazione e competitività territoriale».

Le quattro direttrici strategiche del Piano

Il ciclo strategico 2025-2030 avvia un percorso di consolidamento e crescita, basato su quattro linee strategiche che guidano la Banca verso uno sviluppo solido, sostenibile e ad alto impatto per i settori di operatività e per l’intero Sistema Paese.

Sul fronte business, il Piano prevede l’estensione dell’operativa lungo le filiere produttive dei settori Sport e Cultura, adottando un approccio calibrato sulle specificità settoriali e le caratteristiche della clientela di riferimento:

  • rafforzare il ruolo di partner istituzionale degli Enti territoriali a supporto delle politiche di investimento pubblico nei settori sportivo e culturale. Il segmento degli Enti Territoriali continuerà a rappresentare una quota significativa del portafoglio crediti della Banca, contribuendo ad assicurare un elevato livello di qualità creditizia; 
  • ampliare il sostegno finanziario all’ecosistema Non Profit attivo nei settori di riferimento, rafforzando il ruolo di ICSC come presidio finanziario specializzato a supporto di operatori, associazioni sportive e culturali, caratterizzati da difficoltà di accesso al credito; 
  • accompagnare le imprese attive lungo le filiere Sport e Cultura nei processi di crescita, innovazione e internazionalizzazione, favorendo l’attrazione di iniziative e investimenti in Italia e all’estero. L’attenzione della Banca si concentra, in particolare, su operatori coinvolti in grandi progetti infrastrutturali internazionali, eccellenze produttive italiane e aziende specializzate nella fornitura di impianti e attrezzature, contribuendo a rafforzare la competitività e la capacità di attrazione del sistema Paese; 
  • sostenere la promozione di grandi progetti infrastrutturali – stadi, studentati, interventi di riqualificazione urbana e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. In questo ambito, l’ICSC intende operare con un duplice ruolo: da un lato, consolidare il posizionamento di anchor investor, favorendo la costituzione di pipeline progettuali attrattive per il mercato; dall’altro, sostenere iniziative di rilevanza strategica per il Paese attraverso interventi diretti quali investimenti in equity, assumendo partecipazioni in veicoli dedicati operanti nei settori di riferimento, e il finanziamento di fondi di investimento tematici. 

Per quanto riguarda i fondi pubblici, il Piano mira a potenziare il ruolo di ICSC nella gestione diretta dei fondi pubblici, con l’obiettivo di mobilitare su larga scala capitali, pubblici e privati, destinati a sostenere progetti nel settore Sport e a sviluppare linee di intervento efficaci nel settore Cultura. La strategia si articola su tre linee di azione principali:

  • potenziamento della capacità di catalizzare risorse nazionali ed europee, anche attraverso la qualifica di Implementing Partner dei programmi della Commissione Europea; 
  • attivazione di un ampio ventaglio di strumenti finanziari – debito, equity e garanzie – per rispondere alle specificità dei diversi progetti infrastrutturali; 
  • diversificazione delle dotazioni in gestione per ampliare la capacità di intervento, garantendo maggiore continuità e autonomia finanziaria nel medio-lungo periodo degli strumenti finanziari in gestione. 

In questa prospettiva si colloca il Fondo Italiano per lo Sport – istituito dal Decreto Sport (D.L. n.96/2025 convertito in L. n.119/2025) e affidato in gestione a ICSC – strumento finanziario pionieristico e innovativo, pensato per rispondere ai fabbisogni e alle sfide future del settore sportivo attraverso una pluralità di forme tecniche: finanziamenti (anche di natura subordinata), garanzie (single name e di portafoglio), sottoscrizione di capitale di rischio (Fondi di equity e debito, Fondi di Fondi e altri schemi di investimento) ed erogazione di contributi a fondo perduto (in conto interessi e in conto capitale). Il Fondo si configura come un acceleratore di sistema, capace di mobilitare risorse, pubbliche e private, a sostegno dell’intera filiera sportiva: dal supporto ai grandi eventi internazionali, fino alla valorizzazione dell’impiantistica per lo Sport di base.

Capitolo finanza. Il Piano prevede una spinta ulteriore alla diversificazione strutturale delle fonti di provvista, adottando una strategia di raccolta maggiormente orientata agli strumenti di capital markets, in particolare mediante un piano regolare di emissione di Social Bond. Un approccio volto a ottimizzare la gestione del mismatch temporale tra scadenze di attivo e passivo, consolidando un funding mix adeguato e coerente con i principi ESG e di impatto.

Infine, sul fronte del digitale, il Piano strategico prevede un significativo programma di investimenti finalizzato all’evoluzione verso un modello di banca digitale e data-driven volta ad abilitare un approccio operativo innovativo, efficiente e sicuro, potenziando la capacità di rispondere in modo mirato e proattivo alle esigenze degli stakeholder. Tecnologia e strategia si integrano per abilitare la crescita, l’innovazione del business model e il rafforzamento della capacità competitiva della Banca.

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