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·18 dicembre 2025

Il Genoa vince un round in tribunale contro A-Cap: incassati 4,7 milioni

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Dan Sucu, imprenditore romeno, festeggia oggi il suo primo anno come proprietario del Genoa e lo fa in un momento abbastanza positivo sia per quanto riguarda i risultati (la cura De Rossi ha portato la squadra fuori dalla zona retrocessione), che per il futuro societario con una situazione debitoria in via di miglioramento.

Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, se la battaglia giudiziale fra Sucu e A-Cap, compagnia di assicurazioni che da principale creditore di 777 Partners dopo il crollo della società USA ha tentato di assumere il controllo delle società calcistiche, continua, dall’altra parte il Genoa, e di conseguenza il suo nuovo proprietario grazie a un aumento di capitale da oltre 43 milioni per il 77% delle quote, hanno conseguito un’altra vittoria in tribunale.


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Infatti, lo scorso luglio il Tribunale di Genova ha respinto il ricorso cautelare proposto da A-Cap, con il giudizio di merito che inizierà a febbraio. A questo poi si aggiunge il successo più recente che visto il Genoa incassare, per via giudiziale, 4,7 milioni di euro legati ai crediti pregressi vantati nei confronti del gruppo assicurativo. I debiti totali di A-Cap nei confronti del club sarebbero superiori e rientrerebbero nell’ordine delle decine di milioni, riconducibili per lo più a pagamenti anticipati per conto di 777 Partners quando il gruppo era socio di maggioranza.

Allargando la considerazione anche alle altre società calcistiche delle galassia 777, i rapporti tra la società fondata da Josh Wander, arrestato e poi rilasciato su cauzione dalla FBI, e A-Cap, coinvolta nella stessa inchiesta che vede imputato il co-fondatore di 777 Partners, hanno evidenziato molte ombre. Infatti, secondo Leadenhall, società londinese di gestione patrimoniale, il sistema di crediti e debiti reciproci avrebbe rappresentato un’autentica frode. Un giro di soldi che spingeva la compagnia britannica a prestarne altri, grazie a un’impressione di solidità non supportata dai fatti. Secondo le accuse, A-Cap non sarebbe stata solo un finanziatore, ma un soggetto con un’influenza determinante sulle scelte di 777, al punto da intervenire per tenere in piedi il sistema quando la liquidità veniva meno.

Una fragilità economica, quella di 777 Partners, che è venuta a galla quasi immediatamente nella gestione dei club calcistici di sua proprietà. La dimostrazione arriva dai brasiliani del Vasco da Gama, per cui è in corso una procedura fallimentare, o per i belgi dello Standard Liegi, per cui il sito di inchiesta norvegese Josimar ha sollevato sospetti per una valutazione fittizia all’atto della cessione. Anche lo stesso Genoa sta affrontando ora le sfide lasciate dal recente passato con una situazione debitoria sì in miglioramento, ma comunque da tenere sotto controllo.

È bene ricordare come gli ultimi anni dell’era Enrico Preziosi e la pandemia abbiano inciso sui bilanci rossoblù, ma la situazione è stata appesantita sicuramente dalla gestione della società USA, come confermato dall’amministratore delegato Andres Blazquez. «Dobbiamo coprire in media 30-40 milioni di euro di debiti ogni anno, oltre agli obblighi correnti. La mia ossessione è eliminare questo debito», ha affermato l’Ad del Genoa a Off the Pitch alcuni giorni fa. Per conseguire il risultato indicato da Blazquez sembrano essere necessari ancora un paio di anni, a cui si devono aggiungere gli esiti positivi, per il Genoa e Sucu, nelle varie cause giudiziali in essere con A-Cap.

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