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·5 dicembre 2024
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Nonostante la squalifica per doping, il Papu Gomez è tornato ad allenarsi. Il Renate ha messo a disposizione la sua struttura per far riprendere familiarità con il campo all’argentino.
È già passato più un anno da quando il Papu Gomez ha smesso di giocare. L’argentino, dopo l’esperienza durata pochissimo a Monza, è stato squalificato per doping, a seguito di un controllo risultato positivo nel novembre 2022 quando vestiva la maglia del Siviglia. La pena inflitta all’ex Atalanta è di due anni, perciò il campione del mondo tornerà disponibile ad ottobre 2025, quando avrà 37 anni. Intanto, il fantasista è tornato ad allenarsi, e lo farà nel campo del Renate.
Dopo la notifica dello stop obbligato di due anni, il Papu Gomez decise di salutare con una commovente lettera i propri fan:
“Dichiarazione ufficiale. A seguito delle recenti notizie pubblicate sul mio conto in relazione a una possibile infrazione antidoping, comunico ai media e all’opinione pubblica quanto segue: 1) Innanzitutto, confermo che ieri mi è stata notificata la decisione del Comitato Sanzionatorio Antidoping della Commissione Spagnola per la Lotta al Doping nello Sport, con la quale è stata decisa la sospensione della mia licenza federale per un periodo di due anni. 2) Non solo ho sempre rispettato rigorosamente tutti i regolamenti, ma mi sono anche posto come un convinto difensore dello sport pulito e della sportività, condannando e rifiutando categoricamente ogni forma di doping. 3) Non ho mai avuto e non avrò mai l’intenzione di ricorrere a una pratica vietata. 4) L’ipotesi di reato deriva dalla presenza di Terbutalina nel mio organismo in conseguenza del fatto che ho ricevuto per sbaglio, involontariamente e senza volerlo, un cucchiaio di sciroppo per la tosse di mio figlio piccolo. Va comunque precisato che l’uso terapeutico della terbutalina è consentito agli sportivi professionisti e che non migliora in alcun modo le prestazioni sportive nel calcio. 5) Senza entrare nel merito, ho deferito la questione ai miei legali perché ritengo che il procedimento disciplinare non si sia svolto nel rispetto delle regole. 6) Infine, desidero ringraziarvi per tutte le manifestazioni di affetto e di sostegno che ho ricevuto in questo difficile momento professionale.
Cordiali saluti”.