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·15 ottobre 2024

Il presidente del club turco che sferrò un pugno ad un arbitro rischia grosso: chiesti 13 anni di carcere

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Un episodio che fece scalpore alcuni mesi per la gravità dell’accaduto fu quando il presidente del Ankarugucu, Faruk Koca, durante il match di campionato tra il suo club e il Rizespor, per via di un rigore dubbio assegnato a sfavore della sua squadra, sferrò un pugno al termine della gara all’arbitro. Ora Koca rischia 13 anni di carcere.

Il fatto risale a dicembre dell’anno scorso, quando al termine della gara tra Ankaragucu e Rizespor, il presidente Koca tirò un pugno in pieno volto all’arbitro di quella partita, ovvero Halil Umit Meler. Pochi giorni dopo, Koca ricevette una squalifica a vita e al club comminata un’ammenda da 65mila euro e cinque partite a porte chiuse. Ora, il pubblico ministero che si occupa del caso ha chiesto 13 anni per lui. Adesso, per Koca le cose non si mettono bene e la possibilità di finire in carcere diventa concreta.


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Il presidente Koca espulso anche dal suo partito politico

L’ex presidente del Ankaragucu Koca era anche un politico di lungo corso che aveva fatto parte dell’Akp, il partito politico del presidente Erdogan, divenendone parlamentare dal 2002 al 2011 Lo stesso Erdogan, sapendo del fatto, ha deciso di espellere a vita Koca dal proprio partito.

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