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·11 settembre 2020

Il primo turno di DFB-Pokal: quando cadono i giganti

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Il primo turno di Coppa di Germania è tradizionalmente, insieme alla Supercoppa, l’antipasto della Bundesliga. Un incontro di sola andata, con il fattore campo a favore delle formazioni di categoria inferiore, che nella storia della DFB-Pokal ha fatto vittime illustri, già dal primo turno. Ecco quando le “piccole” hanno ammazzato, sportivamente, i club più quotati.

L’Amburgo si ferma a Geislingen – Nell’edizione 1984-1985 al primo turno il HSV viene sorteggiato con gli svevi del SC Geislingen, all’epoca in Oberliga Baden-Württemberg, la terza serie. Gli anseatici, guidati da Ernst Happel, hanno in campo buona parte della rosa, a partire da Felix Magath e Manfred Kaltz, che nel ’83 aveva vinto la Coppa dei Campioni. In quel pomeriggio di inizio settembre, a spuntarla davanti a 6mila spettatori, è il Geislingen, che qualche anno prima aveva come allenatore Helmut Groß, il padre calcistico del Gegenpressing e futuro mentore di Ralf Rangnick. Un gol di Wolfgang Haug e una di Klaus Perfetto mandano all’inferno l’undici di Happel. Magath a fine partita dice: “La vera catastrofe è che non abbiamo proprio avuto occasioni per vincere“.


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La prima „nera“ del Trap – Nel 1994, il Bayern Monaco, che già nel 1990 era caduto nel Baden contro i dilettanti del FV Weinheim, giocano il primo turno contro il TSV Vestenbergsgreuth, club della Franconia. Il match, trasmesso in diretta dalla ZDF, il secondo canale pubblico, si disputa a Norimberga davanti a 24mila spettatori. Che assistono alla sconfitta della squadra del debuttante Oliver Kahn, Mehmet Scholl e Lothar Matthäus. Il giustiziere della formazione guidata per il primo anno da Giovanni Trapattoni è Roland Stein, autore dell’unica rete, un colpo di testa, che decreta l’eliminazione dei bavaresi. L’allora 21enne al massimo giocherà in seconda divisione, mentre alcuni suoi compagni di strada ne faranno decisamente di più: Harry Koch, papà dell’ex Friburgo Robin, vincerà anche un Meisterschale con il Kaiserslautern, mentre il libero Frank Schmidt scriverà da allenatore la storia dell’Heidenheim.

Stoccarda, rigori fatali – Nell’edizione 1995-1996 lo Stoccarda di Krasimir Balăkov, Giovane Élber e di Fredi Bobic, il cui assistente è Joachim Löw va a Sandhausen, sempre nel Baden-Württemberg. Dopo i tempi regolamentari è un 2-2 con i padroni di casa, capace di rimontare due volte. Neanche i supplementari risolvono la contesa tra la squadra di Bundesliga e quella di terza serie. Per decidere chi passa al secondo turno ci vogliono 26 rigori, tutti realizzati, tranne uno. È quello tirato dal difensore Hendrik Herzog, che si va a stampare sul palo sinistro della porta.

La vittoria delle riserve – Cinque anni dopo, nel 2000, a sorprendere sono gli Schwaben, o meglio la loro seconda squadra. Gli Amateuren dello Stoccarda, davanti a 1700 spettatori, battono al primo turno l’Eintracht Francoforte, formazione di Bundesliga che in panchina ha Felix Magath. Il risultato finale è un incredibile 6-1 per i biancorossi, che in squadra hanno due future stelle come Andreas Hinkel e Aleksandr Hleb, in quel giorno offuscate dalla doppietta di Ioannis Amanatidis, che nella sua carriera dell’Eintracht sarà pure capitano.

Il riscatto dell’Ulm – Nel 2001, l’Ulm sta vivendo un incubo. Dopo aver giocato in Bundesliga i bianconeri sono stati retrocessi in quinta serie, a causa dei problemi finanziari. Nel primo turno di Coppa affrontano il Norimberga, club della massima divisione, allenato dal campione del mondo Klaus Augenthaler. Lo battono 2-1 grazie a un rigore decisivo di Dragan Trkulja, l’unico superstite dell’avventura dell’Ulm in Bundesliga. Nel 2018 la faranno ancora una volta grandissima: vinceranno al primo turno contro l’Eintracht Francoforte, che pochi mesi prima aveva vinto il trofeo.

Il rovescio dell’Hoffenheim – Nel 2012 il primo turno di Coppa di Germania fu fatale a sei club di Bundesliga. La peggiore sconfitta la subisce l’Hoffenheim di Markus Babbel, accoppiata al Berliner AK 07, club legato alla comunità turca della capitale tedesca e arrivato alla DFB-Pokal vincendo la coppa di Berlino. Nel caldo del Poststadion i biancorossi all’intervallo sono già avanti 3-0, chiudendo 4-0 al novantesimo. Protagonista in negativo il portiere dell’Hoffenheim, Tim Wiese, molto incerto sulle reti subite.

Il Werder cade a Lotte Nel 2016 il club di Brema, già nel 2006 protagonista di una eliminazione eccellente contro il Pirmasens, perde in Nordrhein-Westfalen contro lo Sportfreunde Lotte. Nella giornata dell’esordio in biancoverde di Johannes Eggestein, la formazione di terza serie, va in vantaggio con Matthias Rahn, subisce il pareggio di Junuzovic prima di vincerla con una rete di André Dej.

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