Calcionews24
·15 ottobre 2024
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Il sesto uomo nel basket, il jolly per rompere gli indugi nei momenti più delicati, il basilico sopra la pasta, l’esperienza di un vincente per aiutare a vincere ancora in Italia e in Europa. All’Atalanta non si è mai persa la tradizione di trovare questo prototipo di giocatore tra le file della Colombia: dal colombiano Luis Muriel al colombiano Juan Cuadrado.
15 trofei, una carriera vincente alle spalle, e un’una grande occasione di mercato che l’Atalanta (Gasperini in primis) voleva concretizzare essendosi liberato senza troppi rimpianti dall’Inter: la ciliegina sulla torta di un reparto non soltanto completo, ma anche pieno di varie rivoluzioni vista la presenza di tanti giovani. All’apparenza potrebbe sembrare un colpo alla Demetrio Albertini nel 2004, ma Juan Cuadrado, se utilizzato nella giusta maniera (come è stato fatto in questo inizio di stagione) può diventare un jolly importante per la squadra nerazzurra.
Certo, si tratta pur sempre di un giocatore di 36 anni che certi ritmi non li può sopportare, ma il tocco è sempre rimasto lo stesso, metaforicamente un cecchino: pochi colpi, ma giusti e sempre a segno. L’impatto fino ad ora è stato positivo, dove la sua prestazione contro l’Arsenal fu la migliore: dove si dimostrò capace di saltare l’uomo e andare più volte alla conclusione, mettendo in confusione nella ripresa gli avversari, esattamente come faceva Luis Muriel ai tempi seppur l’ex numero 9 abbia avuto dalla sua parte età, costanza e molti anni di carriera ancora davanti.
Juan Cuadrado può dare un contributo, seppur parziale, a questa Atalanta. L’ex Juve rispetta anche una caratteristica non indifferente per Gasperini: la capacità di saper coprire più ruoli. Non si parla principalmente del classico esterno di centrocampo, ma anche di una vera e propria ala offensiva dove in un 3-4-3 a gara in corso, schierato in attacco, può rendere anche molto di più rispetto a quando è più indietro: avendo a disposizione gli spazi giusti per gli aiutare anche gli attaccanti. Un jolly che può dare ancora qualcosa, perché non è mai troppo tardi per insegnare, stupire e vincere ancora.