Inter News 24
·1 novembre 2025
Il Tre racconta la sua passione per l’Inter: «Io un tifoso sfegatato, col Barcellona ho rischiato l’infarto. Se dovessimo vincere la Champions faccio questa promessa»

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·1 novembre 2025

Intervistato da SportWeek, il cantante Il Tre ha parlato della sua fede per i colori dell’Inter.
IL TIFO PER L’INTER – «Sono un tifoso sfegatato, ma non chiedetemi se scambierei la Champions dell’Inter con la vittoria di Sanremo».
COSA SCEGLIEREI? – «Beh, ovviamente… (due o tre secondi di silenzio, il dubbio che possa rispondere “Champions” pervade tutti i presenti durante l’intervista) vittoria del Festival! Ma se l’avessi chiesto a mio padre avrebbe detto vittoria dell’Inter, eh».
CHE CI FA UN INTERISTA A ROMA? – «Mio papà è un tifoso sfegatato: la passione me l’ha trasmessa lui».
L’INTER IN 3 PAROLE – «Amore, follia, sacrificio».
3 PAZZIE FATTE PER L’INTER? – «Pazzie onestamente non ne ho fatte, però ti posso dire da piccolo ero proprio focalizzato sul campionato. Prendete gli anni dal 2008 al 2012 e chiedetemi qualsiasi cosa di Inter: ricordo tutto, ogni singola cosa. Vedevo le partite con mio papà sul divano: era figo. Che poi è quello che faccio anche adesso, solo che sono cresciuto».
3 CALCIATORI DELL’INTER ALL TIME – «Adriano, l’Imperatore. Poi Recoba e Sneijder. Ma fammene dire quattro: ci metto anche Mihajlovic».
3 GIOCATORI DELL’INTER DI OGGI – «Bastoni, Barella e Thuram».
CANTI BATTITI A 140: QUANDO SONO STATI COSÌ ALTI PER L’INTER? – «Inter-Barcellona 4-3, semifinale di Champions dello scorso maggio. Lì ho davvero rischiato l’infarto».
UNO TRA ICARDI E LUKAKU? – «Big Rom tutta la vita, non lo avrei mai immaginato in un’altra squadra. Oltretutto andò alla Roma, dunque per me fu pure peggio! La coppia con Lautaro era pazzesca, ho dei gran bei ricordi con loro due lì davanti».
UNA COMETA È IMPOSSIBILE CHE LA SCORDI. TOLTA INTER-BARCELLONA, SE FOSSE UNA PARTITA DELL’INTER? – «Inter-Roma di Supercoppa 2006: andiamo sotto 0-3 nel primo tempo e poi la vinciamo 4-3. Ero sulla nave con mio papà, stavamo andando in Sardegna. Ricordo che faceva un macello clamoroso!».
UN SOGNO PER L’INTER E UNO PER ME – «Sicuramente la Champions League, rialzarla dopo il 2010 sarebbe figo. E per me dico fare un concerto a San Siro. Dai, perché no? Magari un giorno…»
UN MOMENTO MERAVIGLIOSO – «Facile, il Triplete. E se devo dire il mio, scelgo il concerto al Palazzo dello Sport di un anno fa, nella mia Roma. Wow, davvero bellissimo. Il 18 dicembre ne farò un altro sempre lì, chiusura del tour che inizierà il…»
SE HO RITI O SCARAMANZIE QUANDO GUARDO L’INTER? – «I posti fissi sul divano davanti alla TV. Mio padre gioca centrale, un mio amico sta sulla destra e io sulla sinistra, perché rientro e tiro (mima il gesto del tiraggir di Insigne). Poi abbiamo una fissa sui calci d’angolo: papà si alza e va a saltare di testa vicino al televisore».
E FUNZIONAVA DAVVERO? – «Lo giuro! Poi, vabbè, stiamo a parlare di un malato di Inter, uno squilibrato, quindi non c’è da stupirsi (ride). Effettivamente in finale di Champions contro il PSG non ha funzionato, già dopo dieci minuti ho capito che sarebbe andata a finire male. Però oh, almeno lì ci siamo arrivati».
SE L’INTER VINCE LA CHAMPIONS? – «Faccio un tatuaggio con mio papà, ma solo se lo fa pure lui».
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