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·25 settembre 2024
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Samuel Iling-Junior si è presentato in conferenza stampa in qualità di nuovo calciatore del Bologna soffermandosi inevitabilmente anche sull’immediato addio, seppur in prestito, all’Aston Villa che lo aveva accolto appena qualche settimana prima come contropartita tecnica nell’affare che aveva portato alla cessione di Douglas Luiz alla Juventus. Ecco quanto ripreso da TMW:
Che cosa ti ha portato a tornare in Italia e come ti sei trovato qui? “Qui a Bologna c’è un bel progetto, come avevo già visto lo scorso anno. In estate sono passato all’Aston Villa poi è arrivata l’offerta del Bologna, una città che mi piace con un mister che stimo e ho deciso di venire qui”.
Cosa hai vissuto al Dall’Ara alla prima in Champions? “L’emozione della Champions è sempre particolare. E’ stato bello”.
Che cosa ti ha colpito di più qui a Bologna? “Mi ha colpito già dall’anno scorso l’ambiente, i tifosi e mi è piaciuto tanto”
Quando in precedenze avevi giocato a Bologna ti abbiamo sempre visto a sinistra, ma quale lato del campo preferisci? “Mi piace molto giocare a destra, mi trovo molto bene”
Un gol come quello di Como lo avevi già fatto in carriera? “Si quando ero giovane”
Nelle tue settimane all’Aston Villa ti sei sempre allenato a parte? “Ho fatto tutta la ripresa con l’Aston Villa e ho giocato anche qualche partita, poi ho parlato con il mister e ho capito che per me non c’era tanto spazio e siccome apprezzo l’onestà ho preferito cercare una squadra in cui potevo avere maggiori possibilità ”
Con chi siete venuti a Bologna? “Io sono venuto da solo ma la mia famiglia viene spesso a vedere le partite”.
E’ arrivato qualche messaggio da Torino dopo il gol contro il Como? “Si sono arrivati tanti messaggi dai miei ex compagni e dal mio ex allenatore. Ho un buon rapporto con tutti”.
Che differenza in termini di metodologia tecnica hai trovato tra Allegri e Italiano? “Devo ringraziare tanto Allegri che mi ha aiutato molto a capire la fase difensiva. Con mister Italiano mettiamo in campo sempre tanta energia, e questo è il calcio che mi piace”.
C’è un giocatore a cui ti ispiri? “Henry”
Prima viene l’Atalanta, ma pensando già a Liverpool che cosa vuol dire per te questa partita? “Giocare ad Anfield è sempre un’emozione indescrivibile. Per me, che sono inglese, significa tanto perché ho l’opportunità di mettermi in mostra”
A fine stagione avrai fatto più gol tu o Orsolini? “Sui gol non saprei, ma per me l’importante è che entrambi faremo una bella stagione in questo campionato”
Quali difficoltà avete trovato in questi primi mesi a Bologna? “Per me trovare e casa”