Archistadia
·1 maggio 2021
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Lo scorso 12 aprile in Svezia, in occasione della sfida di campionato fra AIK Solna e Degerfors, i tifosi sono potuti tornare sulle gradinate dello stadio Friends Arena di Stoccolma… ma erano solo in 8! La situazione è sembrata quasi incredibile, ma è il risultato dell’applicazione delle attuali restrizioni per contenere la pandemia che la Nazione scandinava ha messo in atto nell’ottica della graduale riapertura.
Victor Edvardsen, attaccante del Degerfors, ha dichiarato che è stato un vero peccato ci fossero soltanto otto tifosi dell’AIK sugli spalti, ma che è anche stato divertente sentire quanta forza ci avessero messo nei cori durante la partita (anche contro di lui, ex giocatore dell’IFK Göteborg, squadra storicamente rivale dell’AIK).
In effetti, nello stesso giorno della partita alla Friends Arena, a pochi km di distanza, 5mila persone avevano potuto accedere allo Zoo di Skansen, parco di storia naturalistica e animali nei pressi di Stoccolma, che racconta anche le tradizioni svedesi con ricostruzioni in costume e scenari abitativi. Questo perché la Svezia sta attuando alcune limitazioni molto diverse fra loro nella riapertura dei vari luoghi pubblici: ha posto un limite di presenze piuttosto alto per parchi attrezzati e centri commerciali, mentre per gli stadi fa valere la restrizione sul numero di persone per gli incontri fra amici e conoscenti (non più di otto, appunto).
Nonostante il board dell’Allsvenskan, il massimo campionato di calcio nazionale, avesse predisposto un piano per la riapertura degli stadi al pubblico in sicurezza, il Governo svedese per ora ha applicato pedissequamente determinate limitazioni, che hanno prodotto la curiosa situazione di soli 8 tifosi sulle gradinate della Friends Arena (che ha una capienza totale di 50mila posti) in occasione della prima giornata del campionato 2021.
Va anche detto che, fra marzo e l’inizio di aprile, la situazione dei contagi in Svezia è nuovamente peggiorata, con un’incidenza di circa 600 nuovi casi ogni milione di abitanti su un arco di 7 giorni (per esempio, nello stesso periodo l’Italia ne faceva registrare 237).