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·8 novembre 2025

Inchiesta sulla vendita di San Siro, Sala: «Abbiamo fatto tutto secondo le regole»

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“Abbiamo fatto tutto per bene, abbiamo rispettato le regole. Una volta ricevuta la manifestazione di interesse delle squadre l’abbiamo tenuta fuori per i tempi necessari. Mi sembra un approccio molto teorico. Tempistica anomala per l’uscita della notizia? Il giorno stesso fa pensare”.  Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine dell’evento “La Lombardia al centro della sfida olimpica”, in vista di Milano-Cortina 2026.

In particolare, l’indagine della Procura punta a verificare se la procedura di compravendita di San Siro sia stata corretta. Se la strada scelta della “raccolta di manifestazioni di interesse”, così come è stata costruita, abbia o meno rispettato i paletti della legge o se si sarebbe dovuto procedere con una gara internazionale.


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Nel giorno in cui Inter e Milan firmano il rogito che sancisce l’acquisto dello stadio Meazza e dell’area circostante, versando 197 milioni di euro al Comune, la Procura di Milano compie un atto investigativo che consente di capire che l’indagine, nata da una presunta violazione del codice dei Beni Culturali, sta procedendo ora per turbativa d’asta.

Turbativa è l’ipotesi su cui stanno lavorando i pm Paolo Filippini e Giovanna Cavalleri, che con il collega Giovanni Polizzi, stamani hanno sentito per alcune ore il promoter musicale Claudio Trotta, tra i fondatori, con Luigi Corbani, del comitato Sì Meazza e tra i firmatari di uno dei tanti esposti arrivati agli inquirenti milanesi contro un’operazione che, si sospetta, possa aver favorito i privati, ossia i due club, scavalcando l’interesse pubblico. Un’operazione su cui da qualche tempo è stato acceso un faro considerato anche che i sequestri di carte e dei telefoni, effettuati lo scorso luglio nella maxi indagine sulla gestione dell’urbanistica in città, ha restituito agli inquirenti e agli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf elementi in più, tra cui chat, a supporto della pioggia di denunce.

Trotta nella deposizione avrebbe ripercorso quanto accaduto in oltre cinque anni, fino ad arrivare alla più recente lettera aperta indirizzata al sindaco Giuseppe Sala: con altri imprenditori avrebbe voluto fare un’offerta, ma era stato impossibile per le tempistiche troppo strette previste dall’avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse, pubblicato il 24 marzo scorso e chiuso il 30 aprile.

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