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·3 ottobre 2024

Inchiesta ultras: il questore emette 24 Daspo tra i tre e i dieci anni

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È stata quasi tutta notificata la prima tranche di Daspo – i provvedimenti interdittivi alle manifestazioni sportive – emessi dal questore Bruno Megale in relazione all’inchiesta milanese che vede coinvolte le organizzazioni ultras di Inter e Milan.

Si tratta di un totale di 24 Daspo la cui durata va dai tre ai dieci anni, a cui dovrebbero seguire decine di altri provvedimenti in tempi relativamente brevi. I provvedimenti sono legati alle accuse che hanno portato la Polizia e la Guardia di Finanza ad eseguire nei giorni scorsi 19 arresti tra i capi ultras di Inter e Milan, di cui sedici sono finiti in carcere e tre agli arresti domiciliari.


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In particolare per gli ultras della Curva Nord dell’Inter le accuse riguardano un’associazione a delinquere che avrebbe favorito la cosca ‘ndranghetista dei Bellocco. Tra gli arrestati figurano Andrea Beretta (che un mese fa ha ucciso Antonio Bellocco, membro della cosca, dopo una lite) e il suo vice Marco Ferdico ma anche Renato Bosetti, nuovo reggente della Curva Nord dopo l’arresto dello stesso Beretta, Matteo Norrito e Mauro Nepi.

Le indagini della Dda e della polizia hanno ricostruito sei anni di attività criminali legate al Meazza, in particolare dopo il ritorno in libertà di Vittorio Boiocchi, ucciso a colpi di pistola nel 2022, in un delitto che gli inquirenti collegano ai contrasti per la spartizione dei guadagni in curva e la lotta per il potere. Boiocchi era noto per estorsioni legate ai parcheggi. La sua morte scatenò una “guerra” per il controllo della Curva Nord, culminata con l’allontanamento del gruppo di estrema destra “Irriducibili” e la crescente influenza della famiglia Bellocco, fino al conflitto mortale tra Beretta e Bellocco, detto “Totò ‘u Nanu”.

L’indagine ha evidenziato anche l’interesse della ‘ndrangheta per il controllo delle attività attorno allo stadio, ma emerge anche il coinvolgimento di altre famiglie mafiose locali, che offrivano “protezione” ai vari gruppi rivali.

Per quanto riguarda la Curva Sud del Milan, le accuse riguardano un’altra associazione a delinquere, priva dell’aggravante mafiosa, principalmente legata a episodi di violenza. Tra gli arrestati c’è Luca Lucci, noto per una foto con l’ex vicepremier Matteo Salvini nel 2018. Recentemente, Lucci è riapparso allo stadio dopo una serie di condanne e Daspo. Insieme a lui sono stati arrestati suo fratello Francesco Lucci, Christian Rosiello e Islam Hagag, soprannominato “Alex Cologno”. Anche altri membri del direttivo della Curva Sud sono stati arrestati, come Alessandro Sticco, noto come “Shrek”, e Fabiano Capuzzo.

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