Milannews24
·2 ottobre 2024
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Prosegue, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’inchiesta della Procura sugli Ultras di Milan e Inter.
La Procura di Milano sta indagando sugli ultras di Inter e Milan per un possibile “cartello” di attività illecite che coinvolgono multe, parcheggi e bar. Le accuse includono: associazione a delinquere (con aggravante mafiosa per la Curva Nord dell’Inter), estorsione, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Inter e Milan sono considerate “vittime” in questa inchiesta ma devono fornire garanzie ai pm per il futuro. Si sostiene che gli ultras abbiano trasformato San Siro in un “territorio senza legge” sotto il loro controllo. L’inchiesta evidenzia che gli ultras non erano coinvolti solo nella violenza negli stadi. Il loro obiettivo si estendeva a varie attività economiche, sfruttando un patto di non aggressione tra i gruppi. Questo andava dall’estorsione dei parcheggi al controllo dei venditori di cibo e alla rivendita di birra scontata, con i maggiori profitti derivanti dalla vendita dei biglietti. La procura suggerisce che la dirigenza dell’Inter, consapevolmente o inconsapevolmente, ha avuto interazioni variabili con organizzazioni criminali, non riuscendo a recidere completamente questi legami. Gli ultras avrebbero usato la loro influenza per assicurarsi più biglietti, soprattutto per eventi importanti come la finale di Champions League del 2023. L’inchiesta è in corso, con Andrea Beretta, una figura chiave dell’Inter Curva Nord , atteso per l’interrogatorio. Beretta nega legami con la mafia, sostenendo che qualsiasi richiesta di biglietti, come quella per la finale di Champions League, è stata fatta senza minacce o pressioni. Sono emerse conversazioni tra gli ultras e personaggi come l’allenatore Simone Inzaghi e l’ex capitano Javier Zanetti, che riflettono i loro tentativi di assicurarsi più biglietti.