PianetaChampions
·12 dicembre 2024
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Intervenuto sulle frequenze di Radio Serie A, Lorenzo Insigne si è soffermato anche sulle accuse piovutegli negli scorsi anni addosso in merito alla separazione tra il Napoli e Carlo Ancelotti.
“Ancelotti? Quando è andato via sono stato incolpato io per averlo mandato via. Conoscendo De Laurentiis non posso essere mai stato io a mettere pressione su di lui. Il mister lavorava dalle sette di mattina, con lui mi sono trovato benissimo e mi sento ancora con lui, ma qualcosa non ha funzionato, e gli allenatori sono sempre quelli che pagano. Né io nè i miei compagni lo abbiamo mandato via da Napoli, a volte ci sono delle annate che non vanno. Poi la sua carriera parla per lui, sta facendo grandi cose con il Real Madrid. Se a Sarri non dai tempo non riesce a farti entrare nel suo calcio. Gattuso è arrivato in un momento difficile, ma anche con lui ho avuto un grandissimo rapporto e mi sento tutti giorni. Lui è arrivato in un momento difficile, ma è riuscito a tirare fuori da noi diverse cose e si è visto nella finale di Coppa Italia, poi era un periodo difficile. Anche lui ha belle idee, un grande staff e spero possa tornare in un grande club magari in Italia. Anche lui ha un carattere ruvido, ma poi è un buono. Raul Albiol è molto sottovalutato, è veramente forte. Il primo anno di Spalletti è stato un anno di transizione ed io da capitano ho cercato di fare il collante tra i nuovi giocatori e il vecchio gruppo, non abbiamo vinto, ma abbiamo fatto bene. L’Europeo vinto è stato un sogno, e forse è stato meglio averlo rimandato perché il gruppo si è costruito e unito meglio. Poi c’era Vialli che ricordo sempre con affetto. Mi emoziono ancora parlando dell’Europeo, siamo stati sul tetto con la vittoria, poi siamo caduti non partecipando ai Mondiali”.