gonfialarete.com
·5 novembre 2024
In partnership with
Yahoo sportsgonfialarete.com
·5 novembre 2024
La gioia per quello scherzetto da carnevale veneziano fallito sul più bello, il senso di normalità ritrovata adesso che la cima della montagna è ben visibile, la voglia di riprendersi il malloppo già domenica sera, l’autocoscienza che dà un filotto di sei vittorie e un pareggio dopo un derby sciagurato, scrive la Gazzetta dello sport.
Tutto serve ad alimentare il buon umore in casa Inter, arrivata a questo doppio slalom complicato tra Europa e Italia, tra Arteta e l’ex Conte. Eppure c’è molta polvere sotto al tappeto, la squadra non sembra avere le mani ferme sul volante come nella scorsa stagione e, più di ogni cosa, continua a sprecare un ben di Dio sotto porta. Questo potrebbe essere un problema non da poco nel progetto di andare avanti sia in A che in Champions.
Il mancato 2-0 contro il Venezia domenica sera, nonostante l’altissima produzione offensiva in linea con l’anno passato, è la ragione per cui ci si è ridotti al solito film di paura. Non è la prima volta che succede, è bene che i nerazzurri si industrino per spezzare subito la catena. Anche perché agli errori sotto porta si somma una fragilità difensiva che era sconosciuta nell’anno della stella. Senza sottovalutare il fatto che, almeno in campionato, tra le punte solo la ThuLa canta e porta la croce: Thuram è a 7 centri, Lautaro a 5, mentre la somma delle riserve Taremi, Arnautovic e Correa fa 0.
L’opinione condivisa è che la premiata Inter 2023-24 avrebbe vinto largamente contro il Venezia di Di Francesco o, comunque, non avrebbe lasciato dipendere il risultato dall’ultimo alito di vento. Sotto sotto, anche la squadra scudettata aveva una strana, sottile tendenza allo spreco, ma le partite venivano chiuse molto prima e il rischio là dietro si avvicinava spesso allo zero. Nel pretendere dai suoi tutt’altra cattiveria sotto porta, Inzaghi può mettere sul tavolo il peso dei dati.
Uno su tutti, emblematico e sinistro: calcolando la percentuale realizzativa all’interno delle “chiare occasioni da gol”, i nerazzurri nelle prime 11 gare di A raggiungono solo il 34,9%. Poco se si pensa che l’anno scorso a questo punto della stagione la percentuale dei nerazzurri si assestava al 50%. Una chiara occasione su due veniva trasformata in rete, adesso serve calciare in porta quasi una volta in più. Problema psicologico, più che attitudinale, riferisce la rosea.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con https://www.gonfialarete.com