Calcionews24
·9 ottobre 2025
Inter, Chivu accelera l’inserimento di Luis Henrique e Diouf. Un investimento da 50 milioni che non ha ancora ripagato

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·9 ottobre 2025
La sosta del campionato, seppur arrivata in un momento di buona intensità per l’Inter, porta con sé benefici notevoli. Questo periodo di stop si presenta come un’opportunità cruciale: da un lato, per rigenerare le energie di chi è rimasto ad Appiano Gentile; dall’altro, per accelerare il percorso di inserimento di quei calciatori che non hanno ancora trovato una collocazione stabile nel progetto tecnico dell’allenatore rumeno, Chivu.
Il Corriere della Sera analizza la situazione, concentrandosi soprattutto su due elementi. Il lavoro di questi giorni, compreso il test amichevole contro l’Atletico Madrid a Bengasi (dove l’Inter volerà oggi), servirà in particolare per aiutare Chivu a incastonare nel suo mosaico sia Luis Henrique che Andy Diouf. I due, arrivati a Milano nel corso dell’estate per una cifra complessiva che sfiora i 50 milioni di euro, rappresentano un investimento in prospettiva, ma dal quale ci si attendono risposte importanti già nell’arco di questa stagione. Nell’ambiente c’è chi si chiede se non si potesse impiegare diversamente quel budget, tutt’altro che trascurabile considerando il margine nelle mani della dirigenza. Sono giudizi che derivano da un avvio di stagione in cui l’impatto non è stato di certo clamoroso per entrambi. C’è ancora tempo però per far ricredere gli scettici: la full immersion prima delle tre delicate trasferte con Roma, St. Gilloise e Napoli deve servire proprio in quest’ottica.
Il brasiliano e il francese, va detto, sono però giunti a un livello diverso nel percorso cominciato dal loro arrivo. Luis Henrique ha avuto la possibilità di mettersi a disposizione del gruppo già dal Mondiale per Club. Arrivato addirittura due giorni prima dell’ufficialità di Chivu, anche in via precauzionale legata al timore di perdere Dumfries per la clausola da 25 milioni, ha iniziato poi un lavoro tattico dal quale è passato anche l’olandese ai tempi. A Cagliari ha avuto la sua prima chance da titolare: per avere spazio con maggiore continuità dovrà garantire anche un certo lavoro in copertura, imprescindibile per gli esterni in una mediana a cinque. Per Diouf, invece, il momento dell’esordio dal primo minuto non sembra ancora così imminente.
Il francese, abituato a giocare in Ligue 1 in una mediana a due, ha davanti a sé una strada più in salita nella prospettiva di un’evoluzione tattica fino a trasformarlo in una mezzala da centrocampo a tre. Resta la sensazione che per loro sarebbe stato meno traumatico inserirsi nel 3-4-2-1 che a un certo punto si credeva fosse la meta da inseguire. Saggio però da parte dell’allenatore decidere di non toccare nulla dopo le risposte arrivate soprattutto da alcuni senatori. La sosta, quindi, diventa fondamentale per affinare i meccanismi e permettere a questi giovani talenti di esplodere, giustificando l’ingente investimento e offrendo a Chivu nuove soluzioni tattiche.