Inter Como, la lezione di ferocia che certifica la nuova identità nerazzurra | OneFootball

Inter Como racconta molto più di un 4-0 netto: il successo contro la squadra di Fabregas diventa il manifesto dell’intensità

Il giorno dopo la vittoria travolgente contro il Como, il Corriere dello Sport esalta la prova di forza dell’Inter di Cristian Chivu, tecnico romeno che sta dando un’identità sempre più riconoscibile ai nerazzurri. Non solo qualità tecnica, ma soprattutto ferocia agonistica, spirito di sacrificio e capacità di colpire nei momenti chiave.

L’immagine simbolo del match arriva intorno all’80’, con la gara già sul 2-0. Un pallone recuperato dal Como sulla destra viene immediatamente aggredito da Lautaro Martinez, attaccante argentino e capitano, poi da Hakan Calhanoglu, regista turco di qualità, quindi da Nicolò Barella, centrocampista totale, con Henrikh Mkhitaryan a garantire equilibrio. Una catena di pressione che si chiude con il tacco di Barella e la conclusione dalla distanza di Calhanoglu per il 3-0. Una fotografia perfetta dell’Inter di oggi: spietata, intensa, affamata.

Secondo il quotidiano, quella contro il Como di Cesc Fabregas, allenatore giovane e ambizioso, è stata una vera lezione non solo di calcio, ma anche di mentalità. La sensazione è che Chivu, al di là dei moduli, stia incidendo soprattutto sul carattere della squadra, portandola a dominare le partite anche senza necessariamente lasciare il pallino del gioco agli avversari.

Il riferimento al mercato estivo è inevitabile. Il “no” di Fabregas all’Inter ha aperto la strada proprio all’arrivo di Chivu, scelta che oggi appare sempre più convincente. Il tecnico nerazzurro sta valorizzando l’intera rosa, utilizzando con intelligenza il turnover e mantenendo tutti i giocatori coinvolti nel progetto.

Con 32 gol segnati in 14 partite, l’Inter è il miglior attacco del campionato e, almeno per una notte, anche capolista. Segnali forti, che raccontano una squadra cresciuta non solo nei numeri, ma soprattutto nell’intensità e nella consapevolezza.