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Inter News 24

·7 dicembre 2025

Inter Como, una gara ricca di sfaccettature! Il successo contro Fabregas nasconde delle scelte oculate

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Inter Como, la vittoria di Chivu su Fabregas è nata da degli accorgimenti tattici non indifferenti: i dettagli del match di San Siro

Il giorno dopo il netto successo contro il Como, il Corriere dello Sport mette sotto la lente d’ingrandimento la prestazione dell’Inter e individua nel pressing corale il vero segreto della gara.

La fotografia scattata al minuto 80 è diventata l’emblema della serata: il Como prova a ripartire con Ramon, difensore centrale della squadra di Cesc Fabregas, ma viene immediatamente aggredito da quattro nerazzurri in sequenza. Prima Lautaro Martinez, attaccante argentino e capitano, poi Hakan Calhanoglu, regista turco, quindi Nicolò Barella, centrocampista totale, con Henrikh Mkhitaryan a sovrintendere l’azione. Da quella pressione nasce l’azione del 3-0 firmato proprio da Calhanoglu, dopo il colpo di tacco illuminante di Barella.


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Una scena che, secondo il quotidiano, spiega meglio di qualsiasi statistica la nuova identità della squadra di Cristian Chivu, allenatore romeno che ha costruito un’Inter feroce, aggressiva, capace di soffocare l’avversario anche quando il risultato è già indirizzato. Non solo tecnica, ma soprattutto intensità, agonismo e voglia di vincere.

Il successo contro il Como di Fabregas, tecnico tra i più elogiati di questo inizio stagione, assume così un valore ancora più pesante. Una lezione non soltanto tattica, ma mentale. La squadra nerazzurra ha dimostrato di saper colpire con continuità e di restare “affamata” fino all’ultimo minuto, senza abbassare mai il livello di attenzione.

Sul piano delle scelte dirigenziali, il Corriere aggiunge anche un retroscena che oggi assume contorni quasi simbolici. Se in estate Fabregas avesse accettato la corte dell’Inter, probabilmente Chivu non sarebbe mai arrivato sulla panchina nerazzurra. Invece la storia ha preso un’altra strada, che oggi sembra premiare proprio il tecnico romeno, sempre più saldo alla guida del gruppo.

SCELTE DIRIGENZIALI – «Se ci piacesse esagerare, diremmo che Marotta deve ringraziare quel no estivo del tecnico spagnolo. Altrimenti Chivu sulla panchina dell’Inter non sarebbe mai arrivato. Probabilmente avrebbe fatto bene anche Fabregas, ma Chivu sta dimostrando partita dopo partita che ci sa fare, senza mai rinunciare al suo stile. Uno stile ancelottiano, fatto di rivoluzioni gentili».

Un’Inter, dunque, che non domina solo con i gol, ma soprattutto con il carattere.

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