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·29 ottobre 2025
Inter Fiorentina 3-0, Chivu torna a sorridere mentre Pioli affonda: come è andata la partita dei nerazzurri che torna a +3 sui bianconeri

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Una reazione da grande squadra, una vittoria per scacciare i fantasmi. L’Inter dimentica la sconfitta di sabato a Napoli e travolge 3-0 una Fiorentina in crisi nerissima, in una serata a San Siro che si chiude con i cori di scherno (“Pioli is on fire”) all’indirizzo dell’ex tecnico. La squadra nerazzurra doveva sistemare i conti rimasti sospesi e lo ha fatto con un secondo tempo dominante, dopo 45 minuti di assedio sterile. Per i toscani, rannicchiati a protezione della propria area di rigore per lunghi tratti, la strategia difensiva regge solo un tempo, prima di crollare sotto i colpi dei singoli.
Il primo tempo è un monologo dell’Inter, ma il risultato non si sblocca. I nerazzurri, di fronte al proprio pubblico (con la Curva Nord tornata al tifo), premono sin dalla partenza, tenendo costantemente il pallino del gioco. La squadra di Chivu, però, fatica a trovare la precisione nell’ultimo passaggio e nel tiro, scontrandosi con un David De Gea in formato super. La Fiorentina si limita a una difesa quasi esclusiva della propria area di rigore.
Il più intraprendente dei padroni di casa è Alessandro Bastoni. Il braccetto sinistro, poco prima della mezz’ora, prova a mettersi in proprio: sfrutta un errore di Comuzzo in uscita e si lancia in uno slalom solitario, ma la sua corsa si infrange sul portiere spagnolo. È sempre Bastoni, poco dopo, a creare l’occasione più pericolosa della frazione, inventando per Dimarco, ma De Gea è attento e salva ancora il risultato. L’unico, timido tentativo della Fiorentina arriva nel finale di tempo, ma il tiro dell’ex Juve Moise Kean è troppo centrale e non impensierisce Sommer. Al duplice fischio si va negli spogliatoi sullo 0-0.
All’intervallo non cambiano i ventidue protagonisti in campo, e nemmeno lo spartito del match. La ripresa vede una continua pressione offensiva dei padroni di casa, con la Fiorentina che si affida ancora a De Gea. Il portiere viola è di nuovo miracoloso, prima su un tentativo ravvicinato di Dumfries, poi volando su un tiro potente da fuori area di Bisseck.
Serve un episodio, la giocata di un singolo per sfondare la muraglia difensiva, e questa arriva a metà secondo tempo. Hakan Calhanoglu riceve palla fuori area e lascia partire un tiro rasoterra potente e angolato che si infila all’angolo, dove De Gea non può arrivare: è l’1-0 che sblocca la partita. Il gol manda in tilt la Fiorentina, che crolla psicologicamente. Subito dopo, infatti, arriva il raddoppio, un altro “colpo da solista” di un centrocampista: Luka Sucic si disimpegna in area con un pregevole “tocco di suola”, salta un paio di avversari e deposita in rete il 2-0 che chiude di fatto la partita.









































