Calcionews24
·17 gennaio 2025
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Allenatore collezionista di trofei, Fabio Capello oggi è tra i più autorevoli opinionisti che ci siano. Su La Gazzetta Sport affronta i temi emersi dopo il 2-2 tra Inter e Bologna, con i relativi problemi emersi per Simone Inzaghi.
LE RISERVE – «La verità è che ci sono dei giocatori fondamentali, anche perché fanno giocare bene tutti gli altri, titolari o riserve che siano. Mi riferisco, soprattutto, a Calhanoglu e Mkhitaryan. Quando non ci sono loro, gli altri che devono “comandare” vanno in difficoltà. Asllani dopo tre anni di Inter lascia ancora qualche perplessità: ci si illude che possa giocare stabilmente al posto di Calha, ma il turco è di un’altra categoria. Taremi, invece, non riesce a far vedere quanto fatto in Portogallo: qui non conclude, non è incisivo. Zielinski ce lo ricordavamo nel Napoli dello scudetto, ma anche lui sembra molto diverso».L’INTER 2 – «Sarebbe una sciocchezza immaginare un’Inter 2 con la stessa forza dell’Inter 1: le volte in cui Inzaghi ha fatto giocare le seconde linee, spesso si è salvato per il rotto della cuffia. Finché c’era freschezza atletica, tutto veniva mascherato e andava bene. Adesso che sono meno freschi si vedono difficoltà nell’impostazione delle partite. Soprattutto contro un Bologna aggressivo e vivo».IL TURNOVER DI INZAGHI – «Adesso è stato obbligato a farlo per gli infortuni, ma in generale sono dell’idea che il turnover vada semprefatto in maniera non troppo esagerata, come a volte è capitato ad Inzaghi in passato.Soprattutto in Champions, dove evidentemente pensava fosse più facile. Bisogna far ruotare i giocatori, è vero, ma sempre all’interno di un nucleo che conservi la propria identità. E l’identità la danno solo i calciatori di maggior spessore».ALCUNI SONO IRRINUNCIABILI – «Non direi così… Ma è anche vero che l’unico che col Bologna ha veramente giocato da Inter, a tutto campo e con intensità, è stato non a caso Barella. Lautaro e Thuram hanno fatto la loro parte, Dumfries ha corso molto, ma tutto in maniera sporadica e senza continuità».IL NAPOLI NON HA LE COPPE – «Serve orgoglio, bisogna giocare con la giusta voglia. Magari oggi abbiamo dubbi sulle riserve dell’Inter, ma col tempo questi stessi calciatori ci smentiranno. Intanto, però, io non capisco una cosa… Non capisco come Frattesi non possa giocare nell’Inter. È uno che cambia il ritmo, che fa spesso gol, che è titolare in Nazionale: io gli avrei dato un po’ più di fiducia. Per me uno così può decisamente partire dall’inizio anche in questa squadra».