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·12 dicembre 2024
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L’Inter ha tutte le qualità per continuare a competere ai massimi livelli, ma la difficoltà nel gestire le partite rappresenta un limite. In Germania l’ennesima conferma: la squadra allenata da Simone Inzaghi non è capace di gestire al meglio i risultati. I nerazzurri sono stati costruiti per martellare e distruggere gli avversari, non per gestire.
ANCORA, ANCORA E ANCORA – L’Inter di Simone Inzaghi tatticamente parlando, soprattutto nell’undici titolare, è una macchina quasi perfetta. Negli anni, l’allenatore piacentino ha costruito una squadra dall’identità chiara e dai meccanismi collaudati. Ogni giocatore conosce il proprio ruolo e interpreta con precisione sia la fase difensiva che quella offensiva. Le verticalizzazioni dei difensori, gli inserimenti degli attaccanti, le sovrapposizioni sulle fasce e lo scambio continuo tra le punte fanno dell’Inter una squadra temibile per qualsiasi avversario. Questa solidità tattica nasconde un punto debole: la difficoltà nel gestire le partite, un aspetto che sta emergendo con forza in questa stagione. Ma normalizziamo subito la cosa: tutto ciò può essere normale. Non tutte le squadre devono essere necessariamente impeccabili nel saperlo fare.
NON TUTTI POSSONO – L’Inter non è una squadra costruita per controllare passivamente il gioco o proteggere un risultato. È un “martello” che predilige l’aggressività offensiva e il ritmo alto, piuttosto che il possesso sterile o l’attesa. Nelle situazioni in cui sarebbe opportuno gestire il risultato – sia un pareggio che un vantaggio -, i nerazzurri spesso faticano, concedendo troppo agli avversari. Un esempio emblematico si è visto martedì scorso contro il Bayer Leverkusen in Champions League. L’Inter, consapevole che un pareggio sarebbe stato un risultato utile per mantenere i tedeschi alle spalle in classifica, ha cercato di controllare la partita senza sbilanciarsi. Nonostante una buona organizzazione difensiva per gran parte del match, i nerazzurri sono stati beffati al novantesimo da un gol rocambolesco sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
ALTRE VOLTE – La difficoltà nel gestire le partite non è un episodio isolato. Un caso ancora più eclatante si è verificato nel 4-4 contro la Juventus. In quel match, l’Inter era avanti 4-2, ma negli ultimi minuti ha subito due gol da Yildiz, lasciandosi sfuggire una vittoria che sembrava ormai certa. Questi cali di concentrazione e di efficacia nella gestione del vantaggio sono un problema che rischia di compromettere la corsa dell’Inter in tutte le competizioni.
CAUSE DEL PROBLEMA – Le difficoltà dell’Inter possono essere attribuite a diversi fattori. Uno di questi è la mentalità offensiva della squadra, che non si adatta bene a uno stile di gioco conservativo. Inoltre, il sistema di Inzaghi richiede un elevato dispendio fisico e mentale, che può portare a cali di rendimento nei minuti finali. La gestione delle energie e delle rotazioni potrebbe essere un aspetto su cui lavorare. Per risolvere questo problema, l’Inter deve trovare un equilibrio tra la propria identità offensiva e la necessità di gestire i momenti delicati della partita. Un miglioramento nella gestione delle transizioni difensive e una maggiore attenzione sui calci piazzati avversari potrebbero fare la differenza. Inzaghi, dal canto suo, dovrà lavorare sulla mentalità del gruppo per infondere maggiore sicurezza nei momenti chiave.
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