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·4 novembre 2024
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Un intervento provvidenziale ha dato all’Inter una mano salvifica, e stavolta non è un’esagerazione. La vittoria contro il Venezia ha portato la squadra esattamente dove sperava di essere in classifica, soprattutto dopo la sconfitta del Napoli contro l’Atalanta: una posizione molto favorevole in vista del confronto diretto di domenica prossima. Tuttavia, a essere onesti, non è stata una prestazione rassicurante in vista dei prossimi impegni, in particolare contro l’Arsenal e, successivamente, contro il Napoli di Conte, reduce dalla brutta debacle casalinga contro Gasperini e la sua Dea.
I 97 minuti contro il Venezia, infatti, hanno messo in evidenza molti dei punti deboli che l’Inter ha mostrato finora in campionato. Prima di tutto, tante occasioni create ma poi sprecate malamente; una fase difensiva spesso approssimativa; intensità di gioco che tende a calare; difficoltà nel gestire e congelare il risultato, il che porta a situazioni di estrema sofferenza. Tutto ciò fa emergere carenze non solo tattiche, ma anche fisiche e mentali.
È importante considerare anche l’avversario: con tutto il rispetto per il Venezia – squadra ordinata e determinata – l’Inter non dovrebbe soffrire fino all’ultimo minuto, soprattutto dopo aver creato almeno una decina di nitide occasioni da gol. Inoltre, i titolari erano tutti in campo, quando in teoria questa partita avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità di riposo. Con l’Arsenal ormai alle porte, questo mancato riposo si trasforma in un problema inaspettato. Certo, i tre punti sono un’iniezione di fiducia, utile più per il morale che per la forma fisica, ma…
La questione mentale diventa centrale: l’Inter deve crescere soprattutto sotto questo aspetto. Solo così potrà ridurre cali di concentrazione, amnesie difensive ed errori sotto porta. C’è da dire che San Siro ha visto il ritorno al gol di capitan Lautaro (a secco in casa dallo scorso inverno, un’assenza che si fa sentire per un attaccante); Calhanoglu è rientrato e ha avuto un impatto positivo nei minuti giocati; Acerbi è pronto per la Champions. Tuttavia, al di là di questi aspetti positivi (e di una classifica che la vede a un solo punto dalla vetta), Inzaghi ha di che discutere con la squadra in questi giorni. Contro Arsenal e Napoli sarà necessaria una mentalità diversa, accompagnata da un atteggiamento fisico, tecnico e tattico all’altezza della sfida.
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