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·23 settembre 2024

Inter-Milan, solo croce e niente delizia a centrocampo

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Il derby Inter-Milan di ieri termina in sconfitta a causa di una brutta prestazione della formazione di Simone Inzaghi. In primis da parte del reparto cardine dei Campioni d’Italia in carica.

PROBLEMA DI APPROCCIO – Il giorno dopo Inter-Milan (1-2) è tempo di analisi in casa nerazzurra. È necessario capire come sia stata possibile una prestazione così brutta dopo l’eccellente trasferta di Manchester. E in realtà Simone Inzaghi in primis dimostra di aver consapevolezza di quale sia stato il problema, già nel commento a caldo del derby. E lo confermano poi sia Matteo Darmian, sia il capitano Lautaro Martinez: l’Inter è entrata in campo con l’atteggiamento sbagliato. Con meno energie più nella testa che nelle gambe, nonostante gli sforzi europei. E soprattutto un reparto dei nerazzurri finisce sotto accusa.


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RUOTE SGONFIE – La mediana dell’Inter, composta da Nicolò Barella, Hakan Calhanoglu e Henrikh Mkhitaryan, è il reparto cardine dell’intera squadra. Quello da cui nascono le principali fortune dai nerazzurri, grazie a sinergie ormai codificate che influiscono su tutto l’undici in campo. Eppure ieri non si è visto nulla di tutto ciò. I tre centrocampisti sono apparsi notevolmente sotto ritmo, incapaci di incidere sulla manovra dell’Inter. Non a caso nessuno dei tre appare tra i primi cinque per km percorsi nel report ufficiale della Lega Serie A di Inter-Milan, un caso più unico che raro. E questo porta a un’ulteriore anomalia (anche) statistica.

APPLICAZIONE INFERIORE – La grande applicazione del Milan in fase di non possesso neutralizza il classico dinamismo dei tre centrocampisti dell’Inter. Che si muovono meno del solito, non riuscendo di conseguenza a contribuire alla costruzione di gioco. Non è un caso che nessuno dei tre tocchi più di 50 palloni, sempre secondo il report ufficiale della Lega Serie A. Barella arriva a malapena a 47 tocchi in 75 minuti. Calhanoglu si ferma a 42 in 64 minuti, Mkhitaryan a 34 nello stesso lasso di tempo. Con questi ultimi due sostituiti in blocco da Inzaghi anche per via dell’ammonizione ricevuta nel primo tempo. Una serata decisamente storta per uno dei centrocampi più forti d’Europa (certificato anche non più tardi di mercoledì scorso contro il Manchester City). Che dovrà ritrovare quanto prima la brillantezza necessaria per tornare a dominare il gioco come richiesto da Inzaghi.

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