Inter, quinto Tapiro d’Oro per Inzaghi: “Futuro? Resto, voglio prendere il sesto” | OneFootball

Quinto Tapiro d’Oro per il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi. In vista c’è una finale di Champions ma sopratutto un futuro ancora tutto da scrivere: le sue parole.

Rintracciato da Striscia La Notizia, Valerio Staffelli ha consegnato a Simone Inzaghi il quinto Tapiro d’Oro. Uno Scudetto sfumato nel testa a testa finale con il Napoli, una finale di Champions ancora da giocare e un futuro ancora decifrare: ecco le parole di Simone Inzaghi.

Inzaghi: “Futuro? Resto all’Inter, voglio vincere il sesto Tapiro d’Oro”

Il tecnico dell’Inter ha commentato con sportività la stagione. “Bisogna saper vincere e saper perdere. Ci dispiace, ma è stato un campionato avvincente, con due grandi squadre che si sono sfidate fino all’ultimo. C’è rammarico, certo, ma i miei ragazzi hanno dato tutto. Complimenti al Napoli: hanno fatto un percorso straordinario, proprio come noi”.

La finale di Champions League sabato sera. “Ci attende la partita più importante che un allenatore e un giocatore possano affrontare. Ci arriviamo con fiducia e daremo tutto”.

Alla domanda ironica di Staffelli sul suo futuro all’Inter, l’allenatore ha risposto con una battuta. “Rimango perché voglio prendere il sesto Tapiro d’oro”.

Stamattina in conferenza stampa, Inzaghi aveva risposto alla domanda sul futuro e dell’interesse dell’Al-Hilal.

Le voci sull’Arabia Saudita rischiano di far perdere concentrazione? Come le commenta?“Io posso solo dire che la mia società mi conosce bene, voi forse un po’ meno bene. È la stessa cosa di tutti gli anni, alla Lazio come all’Inter: per fortuna ci sono richieste, dall’Italia, dall’estero e dall’Arabia. Però io penso che sarebbe folle in questo momento pensare a quello: come ha detto il presidente, con cui ho un grandissimo rapporto, il giorno dopo della partita ci siederemo e parleremo, come abbiamo fatto sempre in questi anni.

Con un unico obiettivo, che è il bene dell’Inter: se ci saranno tutte le componenti andremo avanti. In questo momento parlarne sarebbe come parlare del campionato: ve l’ho spiegato, sarebbe folle parlare di una cosa che non esiste”.