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·19 giugno 2025
Italia, Gattuso nuovo CT: “Riporterò il senso di appartenenza nella Nazionale”

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·19 giugno 2025
Il nuovo ct azzurro: “Non sono solo cuore e grinta, oggi uno indisciplinato tatticamente come ero io non lo farei giocare. Gli infortunati restano a Coverciano”
È ufficialmente partita l’avventura di Gennaro Gattuso alla guida della Nazionale italiana. La conferenza stampa di presentazione, svoltasi a Roma giovedì 19 giugno 2025, ha sancito l’inizio di un nuovo capitolo per gli Azzurri. Al suo fianco, il presidente federale Gabriele Gravina e il capo delegazione Gianluigi Buffon.
Un progetto chiaro: identità, lavoro e gruppo
Gattuso ha subito delineato i principi cardine del suo progetto: “Il primo obiettivo è ricreare un senso di appartenenza. Non voglio sentire la parola io, ma solo noi. Dobbiamo costruire una squadra unita, dove ci si dice le cose in faccia e ci si sostiene nei momenti difficili”.
Il nuovo CT ha sottolineato l’importanza della mentalità: “Con la paura non si va da nessuna parte. Servono entusiasmo, disciplina, e un gruppo che abbia voglia di lottare insieme”.
Impegno e metodo: “Con me si pedala”
Con il suo stile diretto e concreto, Gattuso ha ribadito quanto sarà centrale la cultura del lavoro: “Chi mi conosce sa che in allenamento si lavora duro. Ho già contattato 35 calciatori. Nessuno è escluso: chi dimostra di meritare, troverà spazio”.
Tecnica e adattamento: oltre i moduli
Sul piano tattico, Gattuso si mostra flessibile: “Non è una questione di moduli, ma di mettere ogni giocatore nelle condizioni ideali per rendere al meglio. Voglio una squadra che aggredisce, che gioca nella metà campo avversaria e che crea”.
Un approccio moderno alla Nazionale
Con tono deciso, l’ex campione del mondo ha affrontato anche il tema della gestione del gruppo: “Oggi i calciatori sono più professionisti, ma fanno più fatica a fare squadra. Il mio compito sarà anche entrare nella loro testa, farli sentire coinvolti. A Coverciano devono star bene, come succedeva ai miei tempi”.
Sull’esclusione di Ranieri: “Non è stato un rifiuto”
Il presidente Gravina ha fatto chiarezza sul mancato arrivo di Claudio Ranieri: “C’è stato un dialogo rispettoso, ma non c’erano le condizioni. Non parlerei di un rifiuto, ma di una scelta diversa maturata in modo ponderato”.
Buffon: “Ci assumiamo le responsabilità”
Presente anche Gianluigi Buffon, che ha voluto sottolineare come la scelta di Gattuso sia stata condivisa: “Non esistono allenatori più o meno bravi in assoluto, ma allenatori giusti nei momenti giusti. Se dovesse rivelarsi un errore, saremo pronti a fare un passo indietro. Ci mettiamo la faccia”.
Obiettivo Mondiale 2026
Gattuso ha chiuso con una promessa carica di determinazione: “Riportare l’Italia al Mondiale è fondamentale per il nostro calcio. So che non sarà facile, ma non ho esitato un secondo. Questo è un sogno che si realizza, ma ora c’è solo da lavorare”.