Calcio e Finanza
·24 novembre 2025
Italia, Gravina: «Dimissioni senza Mondiali? Non c'è una norma»

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·24 novembre 2025

L’Italia di giocherà l’accesso ai Mondiali 2026 ai playoff, come è accaduto anche nelle altre due edizioni, prima nella semifinale contro l’Irlanda del Nord ed eventuale nella finale contro una fra Bosnia e Galles in trasferta.
Una missione da non sbagliare per Gennaro Gattuso, entrato in corsa al posto di Luciano Spalletti, che ha condotto gli Azzurri ai playoff ma con un’ultima sconfitta interna contro la Norvegia che ha fatto riemergere più di un malumore. Lo stesso che è stato allontanato dai vertici della Nazionale e della FIGC, con il presidente Gabriele Gravina che si è detto ottimista per la qualificazione dell’Italia.
Lo stesso Gravina, nella conferenza stampa di rito dopo il consiglio federale odierno, ha voluto allontanare qualsiasi voce di un suo possibile addio in caso del terzo Mondiale senza Italia, il secondo sotto la sua presidenza: «Non c’è una norma che lo dice. È un destino che viene individuato e cercato all’esterno della Federazione. Se ne era già parlato dopo la Svizzera. C’è un principio di democrazia, il cui ritmo è dettato dalle norme federali e la risposta è stata un 98,7%».
«Ci possono essere delle scelte di responsabilità da fare – ha continuato Gravina –, ma sono ottimista e secondo me andremo ai Mondiali. Indipendentemente dall’avversario, va avanti chi vince e chi merita. Se usciamo con Irlanda del Nord, Galles o Bosnia vuol dire che siamo meno forti di queste squadre. Se si esce vuol dire che si meritava di essere eliminati. Stiamo già parlando di finale in casa o fuori casa, che e’ l’errore già fatto contro la Macedonia del Nord. Prima pensiamo all’Irlanda e poi alla finale».
In vista dei playoff di marzo, oltre allo stage, si è parlato della possibilità di rinviare la giornata di campionato immediatamente precedente alla semifinale: «Non cerchiamo alternative né scorciatoie. Il rinvio della giornata di campionato lo ritengo non percorribile sicuramente la possibilità di uno stage la stiamo attrezzando, in modo da permettere al mister di seguire i giocatori. La speranza è che ci sia la possibilità di uno stage entro metà febbraio, compatibilmente con quelli che saranno i calendari delle squadre di club. Mi sembra di aver colto una buona disponibilità dei club di Serie A».
Sullo stadio della semifinale con l’Irlanda del Nord del 26 marzo: «L’idea è Bergamo, dove siamo stati molto bene e l’accoglienza e’ stata straordinaria. Pensiamo che sia lo stadio idoneo per Italia-Irlanda del Nord. Pochi posti per l’Europa ai Mondiali? Si vota a livello internazionale. Il regolamento e’ un regolamento noto, ed e’ inutile cercare delle anomalie. Certo, guardando il ranking, forse l’Italia avrebbe meritato un qualche vantaggio in più. Credo che un’Italia che non va ai Mondiali sia un danno ai tifosi e all’immagine del nostro Paese e un danno per chi organizza questi eventi. L’Italia è un brand che attrae interessi e che colpisce. I risultati si conquistano sul campo e con il lavoro, non con la nomea. Attualmente l’Italia vive una situazione cambiata rispetto a 25 anni fa».
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