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·6 settembre 2025
Italia, il vento è cambiato: con Gattuso torna l’orgoglio azzurro

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·6 settembre 2025
La vittoria per 5-0 sull’Estonia non risolve i problemi di classifica, ma segna una svolta nello spirito della Nazionale. L’era Spalletti, fatta di apatia e distacco, sembra già lontana.
A Bergamo l’Italia ha fatto ciò che era necessario: vincere e migliorare la differenza reti per restare in corsa verso il Mondiale 2026. Ma il vero segnale non sta nei cinque gol, quanto nella ritrovata identità di squadra.
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, la prestazione di ieri ha restituito agli Azzurri quella passione e quella compattezza che mancavano da tempo: la frattura nata durante Euro 2024, e mai più sanata sotto la gestione Spalletti, è ora solo un brutto ricordo.
L’impronta di Gattuso: intensità e appartenenza
La Nazionale di Gennaro Gattuso è apparsa diversa fin dai primi minuti: aggressiva senza palla, propositiva in fase offensiva, unita nel sacrificio. Un atteggiamento che il nuovo commissario tecnico, insieme a uno staff esperto e coeso (con Riccio, Bonucci e Buffon), ha saputo trasmettere in tempi rapidi.
“Serviranno conferme, a partire da lunedì contro Israele, ma il primo passo di Gattuso fa rimbombare la fiducia”, scrive Luigi Garlando.
Le parole di Barella: “Ritrovarci è la priorità”
Nicolò Barella, tra i leader dello spogliatoio, ha sottolineato il nuovo clima creato dal tecnico:
“La parola chiave è ritrovarci: fiducia, voglia di rappresentare l’Italia al meglio. Con Gattuso stiamo lavorando bene, ci dà serenità e motivazioni. Vogliamo ripagarlo con prestazioni di qualità e fame.”
Il centrocampista dell’Inter ha poi parlato della convivenza con Tonali e degli obiettivi a breve termine: segnare più gol possibili per migliorare la differenza reti, elemento chiave nella corsa al Mondiale.
Israele nel mirino: la conferma passa da Budapest
Lunedì a Budapest l’Italia affronterà Israele in una sfida cruciale per la qualificazione. La vittoria sull’Estonia è solo un primo passo: per inseguire il Mondiale serve continuità, e soprattutto, serve la stessa intensità mostrata a Bergamo.
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