Calcionews24
·16 giugno 2025
Italia Mondiali, la calcolatrice non basta più, ora serve un’impresa di cuore e sudore: per l’Italia di Gattuso sei finali da vincere, l’incubo playoff e il fantasma di Haaland

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·16 giugno 2025
«Sarà difficile». Le prime parole di Gennaro Gattuso al presidente Gravina dopo aver visto il cammino che attende la Nazionale non sono state di circostanza, ma una fotografia lucida della realtà. La luna di miele per il nuovo Commissario Tecnico è già finita. Ora non è più tempo di sogni o progetti, ma di punti. Brutti, sporchi, sofferti, ma necessari. L’obiettivo minimo ha un nome che evoca recenti traumi: playoff. Ma la speranza, finché la matematica non la condanna, è quella di un primo posto che oggi appare come una scalata himalayana. La strada è tracciata e non ammette errori: da qui a novembre, per l’Italia, saranno solo finali.La situazione nel Gruppo I è a dir poco allarmante. Attualmente terzi con soli 3 punti in due partite, gli Azzurri vedono la Norvegia di Erling Haaland volare a punteggio pieno con 12 punti in quattro gare. Persino Israele ci precede, anche se con una partita in più. Il dato più preoccupante, però, è la differenza reti, primo criterio in caso di arrivo a pari punti. Mentre la Norvegia vanta un robusto +11, l’Italia è in negativo, a -1. Un divario di dodici gol che pesa come un macigno sul nostro futuro. Il calendario ci offre sei partite per ribaltare il destino: a settembre affronteremo Estonia in casa e Israele su campo neutro; a ottobre le sfide di ritorno contro le stesse avversarie; a novembre, la chiusura con la Moldavia in trasferta e il gran finale, il 16 novembre, contro la Norvegia, con ogni probabilità a Roma.L’obiettivo è uno e uno solo: vincere tutte e sei le partite. Conquistare 18 punti significherebbe arrivare allo scontro diretto con la Norvegia a quota 21. Nello scenario peggiore, ma realistico, anche Haaland e compagni le avranno vinte tutte, presentandosi a Roma con gli stessi 21 punti. A quel punto, quella partita non basterebbe vincerla: bisognerebbe stravincerla, cercando di colmare l’enorme gap nella differenza reti. Una missione quasi impossibile, che rende il primo posto un miraggio.Di conseguenza, è fondamentale analizzare i possibili scenari.