Calcionews24
·17 dicembre 2024
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Al termine di Bologna-Fiorentina domenica c’è stata una polemica durissima tra il ds Pradè e Italiano, con l’accusa che l’ex viola abbia esultato in maniera spropositata e irrispettosa. Sul fatto interviene Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Allenatori da quasi 20 anni. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
ESULTANZA E FUGA – «A me era capitato di scappare di corsa come ha fatto Vincenzo Italiano: capitò quando col Bologna si vinse la partita contro il Chievo che ci diede la promozione. Scappai perché immaginai l’invasione, e avevo paura che mi portassero via il cappotto, quello portafortuna che conservo ancora. Sono tutte cose e reazioni che ci possono stare in certi momenti… Pradè dice che ha esagerato nel manifestare? Forse dovremmo essere tutti più misurati, d’accordo: ma io non me la sento di dirglielo a Italiano…».«Non voglio fare il democristiano, lungi da me, ma allo stesso tempo non me la sento nemmeno di dire a un dirigente che non può riprendere un allenatore che gioisce. Vede, io capisco il momento: il lutto che ha colpito Palladino è qualcosa che tocca tutti, ovviamente Raffaele per primo e improvvisamente. Ma se ci fosse stata una mancanza di rispetto prima della gara, a mente fredda, capirei di più la delusione del dirigente. Il fatto che accada dopo non significa mancanza di rispetto ma è che sei pervaso e stravolto dalla tensione, dall’attesa del triplice fischio, dal fatto che aspetti solamente che la gara finisca, che magari la stai anche vincendo e allora…».