Calcionews24
·1 novembre 2025
Julio Baptista svela: «Roma? Per Spalletti sarei andato in guerra. Se la guardo a 360 gradi dico che sono state annate importanti. Sul Real Madrid…»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·1 novembre 2025

Julio Baptista è l’uomo delle rovesciate e del gol nel derby di Roma. Ma “La Bestia”, ora a Madrid per studiare da allenatore, ha anche l’altra faccia della medaglia: le difficoltà nella Capitale e le troppe critiche. Con La Gazzetta dello Sport ha aperto il suo cuore in una nella intervista.
TROPPE PAROLE – «Ho letto e sentito tante cazzate su di me. Molta gente, soprattutto in Italia, si permette di parlare senza sapere».FRANCO SENSI – «Mi trovai a portare la sua bara sulle spalle. Totti mi spiegò che Sensi era la Roma. E piangeva. Lui, come tanti altri. Era una forma d’amore che raramente avevo visto in una tifoseria, mi impressionò».IL PRIMO ANNO – «Ne ho fatte tante di grandi giocate eh! Scherzi a parte sì, è stata una buona stagione. Per Spalletti sarei andato in guerra, mi aveva messo al centro del suo gioco. Gli devo tanto».IL DERBY – «Fu pazzesco. Cross di Totti, incornata mia e gol. Vincemmo così. Ricordo la gente in delirio. A Roma sono pazzi… in senso buono. Ma la rete nel derby per me vale quella segnata al Camp Nou contro il Barcellona. Anche lì, fui decisivo».UN BILANCIO – «Se la guardo a 360 gradi dico che sono state annate importanti, certo mi spiace non aver vinto lo scudetto e aver chiuso così. Sembra che alcune persone si ricordino più degli errori che dei gol in rovesciata. Le sembra giusto? Forse andrebbe detto a qualcuno di fare meglio il suo lavoro e di veicolare meglio le informazioni…».IL REAL MADRID – «Una squadra folle, era difficile trovare spazio. In panchina c’era Capello, in attacco la coppia era formata da Ronaldo e Raul con Zidane, Beckham e Figo dietro di loro».IL MILAN – «Era il 2007, venivo da due anni così così tra Madrid e Londra. So che il Milan mi voleva. Alla fine, però, presero Pato e io andai alla Roma. E pensare che a maggio di quell’anno vinsero la Champions…».L’INTER – «Eravamo davvero molto vicini, sì. Ci fu anche una chiamata con Moratti, piacevo a Mou. Poi non se ne fece nulla: i giallorossi volevano più soldi. L’Inter, quindi, andò su Sneijder, mio ex compagno al Real. Peccato, forse tra le due sarei riuscito a vincere una Champions…».









































