Juventusnews24
·9 novembre 2025
Juric in conferenza stampa dopo il tonfo contro il Sassuolo: «C’è sempre la responsabilità dell’allenatore ma…» La critica alla squadra

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·9 novembre 2025

Una sconfitta che fa malissimo, la seconda consecutiva in campionato dopo quella con l’Udinese, e che apre ufficialmente la crisi. L’Atalanta crolla 0-3 in casa contro il Sassuolo di Domenico Berardi e Andrea Pinamonti, sprofondando in una spirale negativa. Al termine della gara, tra i fischi del Gewiss Stadium, il tecnico Ivan Juric si è presentato in conferenza stampa.
L’allenatore croato non ha cercato alibi per la prestazione disastrosa della sua squadra, che ora conta solo 2 vittorie in 11 partite di Serie A. Juric si è preso le sue responsabilità, come da suo costume, ammettendo che c’è sempre la responsabilità dell’allenatore nel bene e nel male. Una frase che lo espone, consapevole che la sua panchina, dopo questo crollo, è tornata a essere fortemente a rischio, nonostante la fiducia ribadita dalla società solo pochi giorni fa, dopo la vittoria europea a Marsiglia.
Ma il tecnico non ha risparmiato critiche durissime ai suoi giocatori. Dopo essersi assunto le sue colpe, Juric ha puntato il dito sulla squadra, rea di un crollo mentale e di atteggiamento inspiegabile. Il tecnico si è detto disturbato emotivamente dalla prestazione.
La critica è precisa: Juric non accetta di vedere giocatori che prima offrivano certe prestazioni e che invece adesso sono di nuovo calati. Un riferimento chiaro al fatto che la squadra sembra incapace di trovare continuità, alternando prove d’orgoglio come quella in Francia a sconfitte umilianti come quella odierna.
L’analisi di Ivan Juric è quella di un allenatore deluso e frustrato, che non riesce a trovare una spiegazione a questa involuzione. La squadra sembra aver perso la sua proverbiale identità guerriera. La panchina del tecnico croato ora trema seriamente. La sosta per le nazionali arriva in un momento di riflessione profonda per la dirigenza bergamasca.
Mentre le voci su un possibile successore, come Thiago Motta, tornano a circolare con insistenza, Juric si ritrova a dover gestire uno spogliatoio che non risponde più alle sue sollecitazioni come un tempo. Il crollo verticale in campionato è un dato di fatto, e i fischi del Gewiss Stadium sono un segnale che la pazienza dell’ambiente è finita.
L’allenatore ha preso atto della crisi. L’assumersi la responsabilità è un atto dovuto, ma il suo attacco al calo di rendimento dei giocatori suona anche come un ultimo tentativo di scuotere un gruppo che appare irriconoscibile, lontano parente della macchina da guerra ammirata nelle scorse stagioni. La pausa sarà decisiva: o Juric troverà la chiave per resettare la squadra, o la società potrebbe davvero decidere per il ribaltone tecnico.
IVAN JURIC – «C’è sempre la responsabilità dell’allenatore nel bene e nel male. Mi disturba emotivamente di vedere giocatori che prima offrivano certe prestazioni e invece adesso sono di nuovo calati».
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