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Alessio D'errico·31 ottobre 2024
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Alessio D'errico·31 ottobre 2024
Il pareggio spettacolare tra Juventus e Parma è stato uno show che però ha evidenziato due fattori negativi per i bianconeri: la difesa colabrodo e Dusan Vlahovic.
Per Thiago Motta questi sono i due punti di maggiore criticità a cui mettere mano per poter registrare al meglio una squadra che, tra alti e bassi, passo dopo passo prova ad essere ad immagine e somiglianza dell'italo-brasiliano.
Per la Juventus record storico d'imbattibilità all'inizio della Serie A e poi crollo improvviso: il punto di rottura è l'infortunio di Bremer a cui i bianconeri devono ancora abituarsi. Dal KO dell'ex Torino, la Juve ha preso gol col Cagliari, tenuto la porta inviolata con la Lazio e poi si è consegnata alle offensive avversarie con Stoccarda (salvata da Perin), Inter e Parma.
Kalulu-Gatti-Danilo, i tre centrali alternati da Motta in mezzo alla difesa, non hanno trovato l'alchimia giusta e la difesa della Juve è un vero e proprio colabrodo. Col Parma i ducali hanno rischiato a più riprese di vincerla e la sensazione è che manca più di un qualcosa per far sì che la difesa torni ad essere il bunker di inizio stagione.
Dusan Vlahovic segna e segnerà ma, nel momento del bisogno, tende a sbagliare ancora troppo. Gli errori grossolani iniziano ad essere tanti e pesanti ed anche col Parma è sembrato un corpo estraneo ad una manovra offensiva che ruota attorno alle giocate di Conceiçao. Alla Juve serve il vero Vlahovic che, oltre ai gol, deve offrire gioco e soprattutto cinismo.