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·4 dicembre 2025

Juve, la Camera ricorda l'Heysel a 40 anni dalla tragedia. Ferrero: «Trauma per tutto lo sport»

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Il 29 maggio 2025 è ricorso il 40° anniversario della tragedia dell’Heysel, dove morirono 39 persone, di cui 32 italiane e rimasero ferite oltre 600 tifosi, poco prima della finale di Coppa Campioni fra la Juventus e il Liverpool. Oggi, presso la Sala del Refettorio, a Palazzo San Macuto a Roma, la Camera dei Deputati ha ricordato le vittime di questo tragico evento.

«È stato un trauma – ha dichiarato il presidente della Juventus Gianluca Ferrero –. Quella che doveva essere una giornata di sport e gioia si è poi trasformata in un trauma per il mondo dello sport, per le famiglie delle vittime e per la Juventus. I traumi vanno metabolizzati, quella che è la volontà della Juventus è di non dimenticare. Quella notte all’Heysel e la manutenzione della memoria. Come società portiamo avanti tantissime iniziative. Abbiamo inaugurato la stele con i nomi delle vittime e un monumento che le ricorda. Ci siamo dedicati anche alla sicurezza, che si ritrova nello stadio, investendo per fare in modo che mai più si ripetano eventi di questo genere».


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«Ho pensato che si debba ricordare perché nel ricordo c’è la speranza che queste cose non accadano più; il calcio è uno sport e deve essere divertimento senza mai trascendere – ha commentato il presidente della Camera Lorenzo Fontana –. Devono rimanere solo le emozioni da trasmettere ai figli e chi ama il calcio deve fare in modo che non si trascenda in episodi di violenza stupida. Va ricordato perché nessuno colleghi più una tragedia di questo tipo al calcio. Quella notte all’Heysel e la manutenzione della memoria».

«Sono un grande tifoso di calcio, non della Juventus ma dell’Hellas Verona e non nego che sto soffrendo molto. Ho visto un documentario su questa tragedia conosco quello che avvenne allora, avevo visto delle immagini ma ho voluto farmi un po’ di violenza guardando questo documentario che non mi ha fatto dormire. Mi sono immedesimato, da tifoso, in questi giovani che volevano vivere questa bellissima giornata di festa, l’ho vissuta anche io l’emozione di vedere il prato verde e ho immaginato queste persone che volevano divertirsi andando a Bruxelles. Mi sono immedesimato perché porto mia figlia allo stadio, ricordo le bellissime emozioni che ho vissuto e pensare che le istituzioni non ricordassero questa giornata per me era inconcepibile», ha concluso Fontana.

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