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·27 ottobre 2025

Juve, spogliatoio diviso? Il retroscena di Cosatti su quello che era il rapporto tra i calciatori e Tudor

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Juve, spogliatoio diviso? Il retroscena di Cosatti e l’analisi sul rapporto che c’era tra i bianconeri e l’allenatore

La Juventus ha voltato pagina. L’esonero di Igor Tudor, arrivato dopo una striscia disastrosa di otto partite senza vittorie (tre sconfitte consecutive), ha chiuso un capitolo breve e turbolento. Ma se la squadra è apparsa in “confusione totale”, senza gioco e senza identità, la colpa è stata di una frattura con lo spogliatoio? Secondo l’inviato di Sky Sport, Francesco Cosatti, la situazione era molto diversa da un ammutinamento: il tecnico ha pagato i risultati e l’incapacità di trovare una soluzione tattica, non un tradimento del gruppo.

Analizzando il clima all’interno della Continassa, il giornalista ha voluto fare una distinzione netta rispetto all’addio del precedente allenatore, Thiago Motta, che fu molto più traumatico a livello di rapporti umani.


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LE PAROLE DI COSATTI«Com’era la situazione a livello umano? Non era critica, mi sento di dire. Sicuramente è diversa rispetto alle ultime settimane dell’esperienza di Thiago Motta, se vogliamo fare un paragone il più vicino possibile da un punto di vista proprio cronologico. Sicuramente la conclusione dell’esperienza di Thiago Motta fu più traumatica da questo punto di vista».

Juve, Cosatti: “Perin è un senatore e le sue parole erano chiare”

A conferma di un rapporto non logoro, Cosatti ha portato come esempio le dichiarazioni rilasciate da Mattia Perin (sceso in campo titolare contro la Lazio) nel post-partita di Madrid. Le parole del portiere, uno dei “senatori” del gruppo, non erano quelle di un giocatore contro il proprio allenatore.

IL RETROSCENA«Il rapporto che Igor Tudor aveva con la squadra da quello che ci risulta… le parole di Mattia Perin che abbiamo sentito ieri sera, secondo me erano indicative e lui ha risposto in maniera chiara, Mattia Perin è uno dei senatori di questo gruppo e conosce molto bene le dinamiche di uno spogliatoio».

Per Cosatti, quindi, il problema non era nello spogliatoio, ma sul campo. Tudor è stato esonerato non perché “tradito” dai suoi giocatori, ma perché non è riuscito a invertire una rotta che si era fatta pericolosa.

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