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·11 marzo 2025

Juventus, Firenze crocevia per il futuro di Motta: si andrà avanti con un traghettatore?

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Il futuro di Thiago Motta sulla panchina della Juventus resta avvolto nell’incertezza, con un crocevia decisivo che si avvicina sempre di più: la trasferta a Firenze contro la Fiorentina.

Juventus, Firenze crocevia per il futuro di Motta: si andrà avanti con un traghettatore?

Nonostante manchino ancora dieci giornate al termine della stagione, la posizione del tecnico bianconero sembra più fragile che mai, con lo spettro di un possibile esonero che potrebbe concretizzarsi già nei prossimi giorni.


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La pesante sconfitta contro l’Atalanta ha ulteriormente incrinato i rapporti tra Motta e la dirigenza juventina, alimentando il malcontento della tifoseria e lasciando uno strascico di tensione all’interno dello spogliatoio. In questo clima di forte pressione, la partita di domenica al Franchi assume un peso specifico notevole: la Juventus non solo è chiamata a una reazione sotto il profilo caratteriale, ma deve anche portare a casa punti fondamentali per consolidare il quarto posto in classifica. Un nuovo passo falso, soprattutto contro una rivale storica come la Fiorentina, potrebbe avere conseguenze immediate e radicali.

La sosta per le nazionali, che seguirà il match di Firenze, rappresenta un elemento chiave: un’eventuale decisione di sollevare Motta dall’incarico permetterebbe al club di sfruttare le due settimane successive per lavorare con un tecnico subentrante. Proprio in quest’ottica, il nome di un possibile “traghettatore” ha iniziato a circolare con insistenza.

Secondo quanto riportato da Tuttosport, tra le ipotesi in caso di esonero emergono tre figure: Massimo Brambilla, attuale allenatore della Juventus Next Gen, Francesco Magnanelli, tecnico della Primavera bianconera, e Igor Tudor, al momento svincolato e disponibile a firmare un contratto a breve termine. Tudor, con un passato già sulla panchina della Juventus come vice, rappresenterebbe una soluzione esperta e immediata.

Tuttavia, la scelta di un traghettatore sarebbe solo una misura temporanea, con uno sguardo già rivolto alla prossima stagione. La lista dei possibili successori definitivi di Motta è lunga e prestigiosa: Gian Piero Gasperini resta uno dei nomi più accreditati, grazie ai risultati ottenuti con l’Atalanta e alla sua capacità di dare un’identità chiara alle proprie squadre. Al suo fianco, però, ci sono anche altre figure di spicco come Roberto De Zerbi, attualmente al Brighton, Roberto Mancini, ex CT della Nazionale, Xavi, reduce dall’esperienza al Barcellona, e Antonio Conte, che continua a essere accostato ai bianconeri, alimentando le voci su un possibile ritorno.

In questo scenario di grande confusione, la Juventus si ritrova a un bivio. La società è consapevole che un ulteriore scivolone metterebbe a rischio non solo l’obiettivo Champions League, cruciale per le casse del club, ma anche la stabilità stessa di un progetto tecnico già messo a dura prova. La partita contro la Fiorentina, quindi, non sarà solo una sfida sportiva, ma una prova decisiva per il futuro di Motta.

A questo punto, resta da vedere se l’allenatore saprà rispondere con i fatti sul campo, dimostrando di meritare la fiducia della dirigenza e dei tifosi, o se la Juventus opterà per un cambio di rotta immediato, aprendo così una nuova fase di transizione in un’annata già complessa e travagliata.

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