Juventusnews24
·24 novembre 2025
Juventus Next Gen, Spalletti pesca dalla seconda squadra per la Champions League: due giovani convocati per la trasferta di Bodo

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·24 novembre 2025

La Juventus è in volo verso la Norvegia per affrontare una delle sfide più delicate della sua fase a gironi di Champions League. La partita contro il Bodo Glimt è un crocevia fondamentale, ma Luciano Spalletti deve prepararla facendo i conti con un’infermeria piena e una rosa ridotta all’osso, specialmente nel reparto arretrato. Le defezioni pesanti di Federico Gatti (fermato dalla febbre), Gleison Bremer e Daniele Rugani hanno costretto il tecnico a guardare in casa, attingendo a piene mani dal serbatoio della Juventus Next Gen.
Per completare la lista dei convocati e garantire alternative numeriche e tattiche in panchina, Spalletti ha deciso di promuovere in Prima Squadra due giovani talenti che si aggregheranno al gruppo per la trasferta artica. Il nome più rilevante è quello di Jonas Rouhi. Il terzino svedese non è un volto nuovo per l’ambiente della Continassa: dopo aver fatto parte della rosa della Prima Squadra nella passata stagione, quest’anno è tornato a essere un pilastro della Next Gen in Serie C, dove sta giocando tanto e con continuità.
La chiamata di Rouhi è strategica. Con la difesa in emergenza e la necessità di avere opzioni sulle fasce (dove Spalletti sta testando la linea a quattro), lo svedese rappresenta un’alternativa naturale e già formata, capace di coprire la corsia mancina all’occorrenza. La sua esperienza pregressa con i “grandi” lo rende un elemento affidabile da inserire in un contesto europeo così delicato, qualora ce ne fosse bisogno.
L’altro giovane aggregato è il portiere Fuscaldo. La sua convocazione si è resa necessaria a causa dell’indisponibilità di Carlo Pinsoglio, che non è partito con la squadra. Fuscaldo ricoprirà il ruolo di terzo portiere alle spalle di Michele Di Gregorio e Mattia Perin, vivendo l’emozione di una notte di Champions League dalla panchina. Queste scelte confermano ancora una volta l’importanza strategica del progetto Next Gen, che permette alla Vecchia Signora di sopperire alle emergenze attingendo a risorse interne pronte e di qualità, senza dover ricorrere a soluzioni improvvisate. Per Rouhi e Fuscaldo, il gelo di Bodo sarà un’occasione di crescita indimenticabile.









































