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·20 ottobre 2025

Juventus, Tudor in bilico: sei gare senza vittoria e rapporto teso con la dirigenza

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La Juventus di Igor Tudor vive un momento critico. Dopo sei partite senza vittoria e una sconfitta pesante contro un Como organizzato e cinico, il tecnico croato è finito nel mirino della dirigenza bianconera.

Juventus, Tudor in bilico: sei gare senza vittoria e rapporto teso con la dirigenza

La squadra appare confusa tatticamente, priva di reattività e lontana dallo spirito competitivo che da sempre contraddistingue la Juve. E ora, all’orizzonte, incombe una sfida da brividi: il Real Madrid in Champions League.


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Tudor e Comolli: tensione alla Continassa

Secondo quanto riportato da Tuttosport, il rapporto tra Tudor e il direttore generale Damien Comolli sarebbe ormai freddo e distaccato. Negli ultimi confronti alla Continassa, Comolli avrebbe espresso perplessità sulle scelte tattiche dell’allenatore, chiedendo un passaggio stabile alla difesa a quattro per dare maggiore equilibrio e fluidità alla manovra.

Tudor, però, avrebbe ribadito la propria linea:

“Il mio sistema è flessibile, ma non snaturerò la squadra”, avrebbe detto il tecnico, difendendo la sua filosofia basata su aggressività e pressing alto.

Nonostante qualche piccolo aggiustamento visto contro il Como, la sensazione è che la Juventus stenti a trovare continuità e identità. La rigidità del sistema e la mancanza di alternative convincenti stanno complicando il lavoro del croato.

Un mese cruciale: tra Real Madrid e derby della Mole

Le prossime settimane saranno decisive per il futuro di Tudor. Il calendario propone un vero e proprio tour de force:

Real Madrid in Champions League,

Lazio e Udinese in campionato,

la sfida europea con lo Sporting,

e infine il derby contro il Torino.

Cinque partite che potrebbero determinare la stagione, ma anche il destino dell’allenatore. Oltre ai risultati, la dirigenza bianconera si aspetta un cambio di mentalità, una scossa capace di restituire ambizione e convinzione a un gruppo apparso scarico.

Le alternative: Spalletti, Mancini e le opzioni estere

La Juventus, pur ribadendo la fiducia a Tudor, sta valutando scenari alternativi nel caso in cui la crisi non rientri entro fine novembre.

Tra i nomi più quotati:

Luciano Spalletti, profilo di grande esperienza e carisma, gradito a una parte della dirigenza;

Roberto Mancini, accostato alla Juve da Pressing e Sandro Sabatini, anche se al momento vincolato da altri impegni internazionali.

Non mancano le piste giovani e italiane, come Raffaele Palladino, in ottimi rapporti con il direttore tecnico Modesto, che ne apprezza il calcio dinamico e propositivo.

Comolli, invece, guarda anche all’estero: in agenda ci sarebbero i nomi di Marco Rose ed Edin Terzic, entrambi tecnici moderni e con esperienze significative in Bundesliga.

La linea del club: fiducia a tempo per Tudor

Nonostante le tensioni interne, la Juventus sembra intenzionata a proseguire con Tudor almeno fino a fine stagione, evitando cambi affrettati che potrebbero destabilizzare ulteriormente l’ambiente. Il messaggio, però, è chiaro: servono risultati immediati.

La dirigenza vuole vedere una Juve più solida, reattiva e competitiva già dal prossimo match europeo. Un altro passo falso, soprattutto in Champions, potrebbe accelerare decisioni drastiche.

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