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·15 settembre 2025
Juventus, Tudor: “Inter? Non puoi goderti la vittoria. Conceiçao? Deciderò domani”

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·15 settembre 2025
Domani avrà inizio il cammino della Juventus in Champions League. Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara col Borussia Dortmund.
Le parole a Sky Sport 24:
“Non possiamo goderci questa vittoria neanche due giorni… Bisogna recuperare in fretta, due giorni sono pochissimi. I giocatori devono essere bravi quando c’è così poco tempo per recuperare, serve anche mangiare e dormire bene perché sono cose che cambiano la vita. E mentalmente bisognerà scegliere quelli giusti. Aspetti negativi dell’ultima vittoria? Noi non eravamo ai nostri livelli, ma abbiamo vinto comunque e questo è stato un bel segnale. In passato abbiamo fatto molto meglio e in futuro lo faremo di nuovo. L’Inter è molto forte, negli ultimi 5 anni la rosa è stata la più forte di tutti. C’è grande gioia nell’aver vinto ma anche consapevolezza di poter fare meglio”.
Poi sul Borussia Dortmund: “Squadra seria e di grande livello, sarà molto difficile ma allo stesso tempo sarà bello giocare la Champions a casa nostra. Dovremo gustarcela facendo una grande gara. Conceicao? Valuteremo oggi, ieri ha fatto qualcosa con noi e non ha sentito male, oggi valuteremo e decideremo domani mattina. Formazione? Sinceramente non lo so ancora, non abbiamo fatto neanche un allenamento. Quando c’è questo periodo intenso serve valutare tutto attentamente, come è meglio iniziare e quali cambi fare perché tutto può fare la differenza”. Sul modo di giocare: “Non cambia Champions o non Champions, cambia il livello delle squadre. Poi è vero che in Champions giocano un po’ più aperte, quindi potrebbe essere un po’ più facile da questo punto di vista ma allo stesso tempo anche più difficile perché il livello qua si alza…”.
SUL BORUSSIA DORTMUND – “Sono una squadra molto forte. Sarà una partita seria e di alto livello. Dove possiamo arrivare? Non ci penso mai. Noi dobbiamo fare una bella gara contro il Borussia Dortmund. Dobbiamo andare forte e vedere dove possiamo fare male a loro. Questa è una competizione con squadre di livello e con partite difficili”. Invece sullo spirito di gruppo ritrovato: “Locatelli non può parlare male di me qua. Mi sento bene. Noi abbiamo un rapporto buono, ma devo fare le mie scelte. Il lavoro da allenatore è difficile, ma sono fortunato ad avere dei bravi ragazzi”.
SUL PARAGONE DEL PIERO-YILDIZ – “I paragoni vengono sempre da fuori, li fate voi e li fa gente che scrive di calcio. Lui non è che prima di andare a dormire guarda la foto di Del Piero mentre si lava i denti… Pensa a giocare a calcio, poi siete voi che fate questi paragoni. Abbiamo parlato tanto di lui, bisogna anche lasciarlo libero di vivere la sua vita e la sua crescita senza parlare tutti i giorni di quello che potrebbe o non potrebbe fare. Sta facendo bene e deve continuare su questa strada. Se sarà titolare? Vediamo. Sabato abbiamo giocato contro la squadra più forte della Serie A per quanto riguarda la rosa. Per me loro sono anche davanti al Napoli. Noi abbiamo vinto non facendo il nostro massimo, è una buona cosa. Ci sono mancati 2-3 giocatori importanti che alzano il livello, un paio di nuovi non sono ancora a posto. Abbiamo avuto qualche problematica, come Kenan che ne ha giocate due di fila in nazionale: non eravamo al nostro massimo e abbiamo comunque vinto. È una mia osservazione sincera, credo giusta. Alla fine questa cosa mi piace, che si è vinto anche in queste condizioni”.
PAROLE DI LOCATELLI E GRUPPO DALLA SUA PARTE – «Mica può parlare male davanti a me… C’è un rapporto buono, poi io devo fare anche le scelte, le cose che piacciono e non piacciono. Allenare è difficile, ho bravi ragazzi e tutto diventa più facile. Tutti i miei allenatori erano di questi pensieri, ti rimane una fortuna averli avuti».
INTER – «Due impressioni, abbiamo giocato con la rosa più forte della Serie A insieme al Napoli, poi l’abbiamo vinta non facendo il nostro massimo. Sono mancati due/tre che alzano il livello e ci sono due/tre nuovi. Alcuni non sono ancora a posto, alcuni erano reduci dalla Nazionale. Non al nostro massimo abbiamo comunque vinto, questa è mia osservazione sincera, e mi piace che si è vinto anche così».
PRIMA VOLTA IN CHAMPIONS – «Inizia una competizione nuova, niente di personale, anche i giocatori la pensano così’. Tutti vogliono giocarla, ci sono squadre di primissimo livello. Se si passa là diventa ancora più diversa. Bellissima, affascinante, il resto poco, si prepara come le altre. I giocatori si dimenticano la stanchezza e anche con mezza gamba vogliono giocare queste partite. È un privilegio e una cosa bellissima».
CONCEICAO, BREMER, CABAL – «Ora non lo so… Non abbiamo fatto allenamento. Non puoi scegliere un giorno prima della partita, giocando ogni giorni. Devo parlare bene, valutare bene, vedere anche domattina chi è fresco e chi no. Chi ha giocato tanto e chi poco, fare scelte».
ROTAZIONI E ASSETTI DI GIOCO DIVERSI – «Si gioca diverso perché arrivano da campionati diversi e giocano in modo diverso. Sono campionati meno difficili tatticamente, in Italia è più difficile perché alcune squadre si preparano più difensivamente. Qualcosa di offensivo, in questi casi, diventa più facile. Sono partite diverse, calcio diverso. Sulle scelte devo vedere…».
ESPERIENZA IN CHAMPIONS DA ALLENATORE – «Uno è pronto a fare l’allenatore e preparare la partita al massimo. Non c’entra niente Champions, Conference o altro, ognuno la prepara al massimo delle sue potenzialità».
TURNOVER – «Non si può fare una programmazione lunga ma per la prossima partita. Si vede come si sta individualmente, stato di forma, caratteristiche, cosa c’è sabato e cosa no. Non c’è più avanti».
DIFFERENZE RISPETTO A INTER – «Niente di più e di meno di prepararla come si deve. Le motivazioni saranno quelle là, non c’è nessuna differenza, si prepara la partita come si deve, senza pensare che sia Champions o Europa League».
PREFERISCE 1-0 O PARTITA MATTA – «Quando allenavo il Verona dicevo che preferivo 4-3 a 1-0. Lo avete scritto tutti… La filosofia è vincere, mi piace attaccare con tanto ma dipende dai profili dei giocatori che si ha in casa. Io sono per gol».
3 GOL DALLA PANCHINA – «Questa cosa di cambi mi piace tanto. Non è facile ottenerlo, questa concentrazione. Il calcio è cambiato con 5 cambi, un sostituto non esiste. Ho parlato con i giocatori di questo, iniziare a pensare io non gioco, tu giochi e cambi la partita. Io non indovino niente, si fanno programmazioni prima, son tutte cose programmate di un’oretta. Questa motivazione è per andare forte su quella roba là».
CAMBIASO – «Sta bene, è un giocatore importante, ci è mancato perché è importante, ci alza la qualità. Lui e Conceicao ci alzano la qualità, sono mancati».
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