Juventus, Vlahovic verso l’operazione: lesione grave e un caso clinico che ricorda De Bruyne | OneFootball

La Juventus deve fare i conti con uno degli infortuni più delicati degli ultimi anni. Il report medico ufficiale ha confermato quanto temuto subito dopo la gara contro il Cagliari: Dusan Vlahovic ha riportato una lesione di alto grado all’adduttore lungo della coscia sinistra, uno strappo vero e proprio che coinvolge la giunzione muscolo-tendinea in sede inguinale.

Juventus, Vlahovic verso l’operazione: lesione grave e un caso clinico che ricorda De Bruyne

Non si tratta di un semplice infortunio muscolare, ma di una condizione che richiede una decisione con un impatto diretto sul prosieguo della sua carriera.

Il bivio di Vlahovic: terapia conservativa o intervento chirurgico?

L’attaccante bianconero inizialmente sperava di seguire un approccio conservativo. Il programma prevedeva:

circa 45 giorni di stop assoluto,

ulteriori 4 settimane di riatletizzazione,

un totale di circa 70–75 giorni per il rientro.

Nelle ultime ore, tuttavia, lo scenario si è trasformato. I medici della Juventus hanno illustrato a Vlahovic i rischi di una gestione esclusivamente conservativa. Per una lesione di questo tipo, definita instabile e altamente soggetta a recidiva, la chirurgia rappresenta l’opzione più sicura per garantire continuità a medio e lungo termine.

“L’intervento riduce il rischio di ricadute e favorisce una stabilità completa del distretto muscolare”, è il parere condiviso dello staff sanitario. La decisione finale spetterà al giocatore, che dovrà pronunciarsi entro giovedì, ma tutte le indicazioni interne puntano verso la sala operatoria.

Il precedente di De Bruyne: un recupero che fa scuola

La situazione di Vlahovic ricorda da vicino quella di Kevin De Bruyne, infortunatosi in modo analogo e operato ad Anversa dal professor Geert Declerq, specialista di riferimento nelle lesioni muscolari complesse.

Il belga ha scelto immediatamente l’operazione, con tempi di recupero stimati in circa quattro mesi. Vlahovic, più giovane e con una struttura muscolare diversa, potrebbe recuperare leggermente prima, ma rimane una previsione inevitabile:

lo stop sarà comunque di almeno tre mesi, anche nella migliore delle ipotesi.