Juventusnews24
·2 dicembre 2025
Juventus Women, Carbonell svela: «Ho scelto di venire qui per questi due motivi. A Torino mi sento come se fossi a casa»

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Estela Carbonell, prima giocatrice spagnola nella storia della Juventus Women, si è raccontata in una lunga intervista a gianlucadimarzio.com, svelando le emozioni del suo arrivo a Torino, i suoi riti scaramantici e il peso di indossare una maglia storica per il club. L’esterno ha iniziato parlando della sua personalità e delle abitudini pre-gara.
PERSONALITÀ E RITI – «Sono una buona amica che è sempre presente e soprattutto lotta per quello che vuole. Non ho rituali specifici: ascolto molta musica e mi metto sempre la scarpa destra per prima, non so perché (ride, ndr). Però faccio gli stessi esercizi di riscaldamento prima di entrare in campo»
La giocatrice ha poi ripercorso i sacrifici fatti in gioventù e il ruolo fondamentale della famiglia e degli amici nel suo percorso di crescita.
SACRIFICI E FAMIGLIA – «Quando ero più piccola non mi allenavo così tanto ma spesso saltavo feste o compleanni perché erano nel weekend. Alla fine però basta trovare il tempo giusto anche per gli amici. Continuo ad avere gli stessi di quando ero bambina e quando dico ‘andiamo a fare qualcosa’ ci riuniamo tutti. Sono molto grata di avere loro. I miei genitori? Mi hanno appoggiato da subito. Sono sempre stata una ragazza che amava lo sport. Quando ho iniziato a giocare a calcio erano felici che io lo facessi. Quando ho lasciato casa erano un po’ preoccupati, come me. Ma alla fine loro vogliono solo vedermi felice»
Carbonell ha raccontato i suoi inizi e il momento in cui ha deciso di accettare la proposta della Vecchia Signora.
DALL’INIZIO ALLA JUVE – «Ho cominciato a giocare a calcio a 5 nella mia scuola in una squadra di ragazzi. Inizialmente non avevo pianificato un futuro in una grande squadra, giocavo perché mi piaceva. Quando mi chiamò il Valencia ho capito che volevo dedicarmi davvero al calcio. Ho scelto la Juve perché quando ho ricevuto l’offerta dentro di me qualcosa mi diceva che dovevo venire. Poi mi piaceva la squadra e la città è anche vicina alla Spagna. Prima di arrivare ho parlato un po’ con Viola (Calligaris, ndr), noi eravamo compagne al Levante»
Un capitolo importante riguarda il numero di maglia: Estela ha scelto il 3, ereditato dalla leggenda bianconera Sara Gama.
IL NUMERO 3 E GAMA – «Il 3 è davvero un numero che adoro. L’ho usato negli anni precedenti e ho chiesto se potevo averlo, visto che è un numero molto importante. Non sapevo se fosse disponibile o no. Poi mi hanno detto di sì e io con molto rispetto e ammirazione lo difenderò sempre. Per me è un orgoglio indossare questo numero non solo per la storia della giocatrice ma anche per quello che significa per il club. Non conoscevo Sara ma alla prima partita che abbiamo giocato Martina Rosucci mi ha fatto fare una videochiamata per chiederle se poteva lasciarmi il suo numero. È stato molto divertente ma ero anche abbastanza nervosa. Lei mi ha detto che sono in grado di difendere bene questo numero»
L’integrazione nel gruppo procede a gonfie vele, come testimoniato dal primo gol segnato contro la Fiorentina.
IL PRIMO GOL E IL GRUPPO – «Il gol è stato molto emozionante non solo perché era il primo con la Juve ma anche perché è servito per la vittoria della squadra. È stato bello vedere tutto il gruppo abbracciato. Ognuna di noi ha caratteristiche diverse ma alla fine se le uniamo siamo complementari. In questo momento sono molto contenta, sto bene. Mi sento molto amata qui come se fossi a casa»
Infine, l’emozione di giocare all’Allianz Stadium, dove la Juventus Women tornerà il 17 dicembre contro il Manchester United.
ALLIANZ STADIUM E TIFOSI – «Mi ha impressionato molto, è davvero grande. Giocare in questo stadio è incredibile, per me è storico. I tifosi sono sempre molto vicini a noi. Ovunque andiamo vengono sempre per supportarci, mi piace sentire la loro forza. Bianconeri, vi aspettiamo anche per questa partita»









































