Kazu Miura: «Gioco ancora, voglio ancora divertirmi. I tifosi del Genoa si ricordano ancora del mio gol nel derby. Scoglio non mi vedeva per un motivo. E Baggio è il mio miglior amico» | OneFootball

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Calcionews24

·18 febbraio 2025

Kazu Miura: «Gioco ancora, voglio ancora divertirmi. I tifosi del Genoa si ricordano ancora del mio gol nel derby. Scoglio non mi vedeva per un motivo. E Baggio è il mio miglior amico»

Immagine dell'articolo:Kazu Miura: «Gioco ancora, voglio ancora divertirmi. I tifosi del Genoa si ricordano ancora del mio gol nel derby. Scoglio non mi vedeva per un motivo. E Baggio è il mio miglior amico»

Le parole di Kazu Miura, calciatore giapponese ex Genoa, sulla sua carriera ed i ricordi con la maglia rossoblù. I dettagli

Negli anni ’90 l’arrivo di un calciatore giapponese in Italia rappresentò una novità sconvolgente. Il suo nome era Kazu Miura, vestì la maglia del Genoa per una stagione, quella del 1994-95. Oggi ha quasi 58 anni, gioca ancora in patria nella quarta divisione e La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato.

GRAZIE«Ero all’aeroporto di Genova. Sarà stato il 2002. Vedo sbucare il mio bagaglio dal rullo e intravedo un biglietto con su scritto “grazie”. Pensai a un furto. A uno di quei ladri alla Lupin che ti lasciano un messaggio dopo averti derubato. Ero terrorizzato, poi ho preso la valigia. C’era scritto “grazie… per quel gol contro la Sampdoria. Firmato: lo staff dell’aeroporto”».SMETTERA’ A 60 ANNI«Dipende dal fisico e dalla testa. A marzo inizierò la mia quarantunesima stagione tra i professionisti. Il mio obiettivo è arrivare a novembre 2025, finirla e poi pensare al futuro. Voglio solo divertirmi».RICORDA LA SUA PRIMA GARA IN CARRIERA«Chiaro. Santos-Juventude, 1986, da ala sinistra, sotto una pioggia infernale. Presi 2 in pagella».FRANCO SCOGLIO«Non mi vedeva proprio, peccato».I GIORNALISI AL SEGUITO«All’inizio anche i tifosi erano un po’ perplessi. C’erano dozzine di cronisti del mio Paese in ogni stadio d’Italia, non solo al Ferraris, quindi posso capire che fosse un po’ arrabbiato per questo».ROBERTO BAGGIO«L’ho conosciuto in Giappone nel 1993, l’anno in cui sono diventato il miglior giocatore asiatico. Organizzò tutto Mario. Roberto stava lavorando a un libro e scelse di incontrarmi. Parlammo di calcio, di vita, del buddismo, del legame con la nostra cultura. Fu quella la prima volta, poi ci frequentammo anche in Italia. Nel calcio è il mio migliore amico».

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