Kelly è diventato imprescindibile per Tudor: il difensore inglese verso la titolarità in Como Juve. Giocherà accanto a… Importanti novità | OneFootball

Kelly è diventato imprescindibile per Tudor: gli aggiornamenti sulla probabile formazione dei bianconeri contro il Como

L’emergenza infortuni costringe Igor Tudor a ridisegnare la Juventus. L’assenza di Gleison Bremer (fuori due mesi) e lo stop di Juan Cabal lasciano la difesa con gli uomini contati. Per questo, in vista della delicata trasferta di domenica contro il Como, il tecnico croato è pronto a una vera e propria rivoluzione tattica: l’abbandono del 3-4-2-1 in favore di una linea a 4.

Questa mossa, dettata dalla necessità, apre a un ballottaggio cruciale per il cuore della retroguardia. Se da un lato Daniele Rugani, dopo l’ottima prestazione contro il Milan, sembra sicuro del posto, dall’altro la vera sorpresa riguarda il suo partner. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, Lloyd Kelly è in netto vantaggio su Federico Gatti per il ruolo di secondo centrale nel match di Serie A.

Una scelta che fa rumore, ma che ha una sua logica tattica. Igor Tudor si affida all’esperienza e all’affidabilità dell’inglese, considerandolo forse più adatto a una difesa a due rispetto a Gatti, finora impiegato quasi esclusivamente come “braccetto” nel terzetto.

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Como Juve: una coppia centrale inedita per l’emergenza bianconera

Per Federico Gatti si profila dunque una partenza dalla panchina. Tudor sembra preferire la calma e il senso della posizione di Kelly, difensore inglese classe 1998, per affiancare l’esperienza di Rugani in un reparto tutto da inventare.

Questa coppia centrale inedita verrebbe supportata sulle fasce da Pierre Kalulu e Andrea Cambiaso, che agirebbero come terzini puri nel nuovo 4-3-3.

La decisione di puntare su Kelly è un forte attestato di stima da parte di Tudor nei confronti di un giocatore che, come ha recentemente raccontato, non si aspettava la chiamata della Juve ma che ora si ritrova a essere un perno fondamentale in un momento di massima difficoltà. L’emergenza costringe a scelte forti, e la prima vittima illustre potrebbe essere proprio Federico Gatti.