Juventusnews24
·22 settembre 2025
Kolo Muani Juve, spunta il retroscena sul centravanti francese: ecco perchè l’ex PSG era una richiesta specifica. I due motivi

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·22 settembre 2025
Un retroscena di mercato che svela le strategie e le preferenze estive. Secondo quanto riportato da Tuttosport, nella costruzione dell’attacco della Juventus, il tecnico Igor Tudor avrebbe espresso una preferenza diversa rispetto all’acquisto che poi si è concretizzato. Sebbene Loïs Openda fosse un obiettivo gradito e di alto livello, nel mirino dell’allenatore croato c’era un altro profilo, un attaccante con caratteristiche diverse e, a suo dire, più funzionali al suo gioco: Randal Kolo Muani, passato poi al Tottenham.
La scelta di Tudor non era basata su una bocciatura di Openda, ma su una precisa valutazione tattica. L’allenatore della Juventus avrebbe preferito Kolo Muani per due motivi specifici: la sua superiore capacità nel lavorare spalle alla porta e la sua abilità nel dettare la profondità per gli inserimenti delle mezze punte.
Nel gioco di Tudor, il centravanti non è solo un finalizzatore, ma anche e soprattutto un punto di riferimento per la manovra, un giocatore in grado di far salire la squadra e di creare spazi per i trequartisti come Kenan Yildiz. In questa interpretazione del ruolo, Kolo Muani, grazie alla sua struttura fisica e alla sua tecnica, era considerato l’interprete ideale, capace di agire da “boa” moderna per poi attaccare l’area.
Loïs Openda, al contrario, è un attaccante con caratteristiche differenti. È un giocatore che ama attaccare la profondità in prima persona, sfruttando la sua incredibile velocità. Un profilo importantissimo, ma che, secondo questa ricostruzione, richiederebbe un adattamento tattico diverso, come ad esempio il passaggio a un attacco a due punte per esaltarne le doti.
Alla fine, le dinamiche di mercato hanno portato a Torino l’attaccante belga, un colpo comunque di altissimo livello su cui la Juve punta con decisione per il presente e per il futuro. Starà ora a Igor Tudor il compito di trovargli la giusta collocazione tattica, magari proprio attraverso quel cambio di modulo che gli permetterebbe di sfruttare al massimo le sue enormi potenzialità.
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