Kolo Muani Juventus, spunta il retroscena: ultimo tentativo il 31 di agosto, ma il PSG… Ecco come si è arrivati alla rottura con Al-Khelaifi | OneFootball

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·6 settembre 2025

Kolo Muani Juventus, spunta il retroscena: ultimo tentativo il 31 di agosto, ma il PSG… Ecco come si è arrivati alla rottura con Al-Khelaifi

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Kolo Muani Juventus, spunta il retroscena sulla rottura con il presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi: ecco che cosa è successo

L’estate della Juventus in attacco è stata segnata da un braccio di ferro durato settimane, con Randal Kolo Muani al centro delle trattative. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il penultimo giorno di mercato, il 31 agosto, i bianconeri hanno tentato un ultimo assalto per riportare il francese a Torino. La disponibilità del PSG sarebbe arrivata soltanto in piena notte, troppo tardi per cambiare le scelte già compiute dal direttore generale Damien Comolli, che nel frattempo aveva deciso di virare su Openda, chiudendo così di fatto la trattativa per Kolo Muani.

Kolo Muani Juve, la reazione del PSG

Il rifiuto a trattare fino all’ultimo momento ha generato la nota irritazione del presidente parigino Nasser Al Khelaifi, come svelato da fonti francesi. La Juventus aveva predisposto un prestito con diritto di riscatto fissato a 55 milioni di euro, ma l’innalzamento delle pretese economiche da parte del PSG a 70 milioni aveva già complicato l’operazione. Nonostante la volontà del club torinese di chiudere l’affare, i tempi e le condizioni richieste dai parigini hanno reso impossibile completare l’operazione.


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Alla fine, Kolo Muani si è trasferito al Tottenham, mettendo fine a una trattativa che aveva visto i bianconeri giocarsi le proprie carte fino alle ultime ore di mercato. L’affare mancato non rappresenta un rimpianto per la Juventus, che aveva comunque individuato nel francese un rinforzo ideale per il reparto offensivo, potendo contare sulla sua capacità di muoversi tra le linee e finalizzare le azioni.

La scelta di Comolli di puntare su Openda infatti riflette la necessità di avere un’alternativa concreta e pronta da subito, senza rischiare di restare scoperti in caso di ritardi o intoppi burocratici. L’episodio conferma le difficoltà dei club italiani nel finalizzare operazioni con top player già affermati e sottolinea l’importanza di flessibilità e rapidità decisionale nei momenti più caldi del mercato.

Resta ora da monitorare come la Juventus cercherà di ricucire il rapporto con il Paris Saint-Germain e con il suo presidente.

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