Calcio e Finanza
·18 dicembre 2025
La FIFA pronta riammettere la Russia dal 2026: apertura sui tornei giovanili

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·18 dicembre 2025

Dopo quattro anni di assenza totale dalle competizioni sportive, la Russia potrebbe tornare a essere rappresentata dai suoi atleti, che fino a oggi hanno gareggiato senza bandiera.
Come riporta il quotidiano The Athletic, questo ritorno al passato non è ancora ufficiale ma è reso più vicino dall’annuncio della FIFA di una nuova competizione dedicata alle formazioni Under 15 che sarà «aperta a tutte le associazioni membri». Non è stato specificato, infatti, nessun veto per Russia e Bielorussia, escluse dalle competizioni subito dopo l’invasione russa in Ucraina nel febbraio 2022.
È bene precisare che la Federcalcio russa non è sospesa dalla FIFA, di cui ne resta un membro a tutti gli effetti, così come della UEFA. In questa vicenda sono le società calcistiche russe a essere sospese e quindi a non poter partecipare a nessuna competizione internazionale.
La competizione Under 15 annunciata dalla FIFA si terrà per la prima volta nel 2026, per quanto riguarda il torneo maschile, mentre quello femminile sarà nel 2027. Dalla nota del massimo organo del calcio mondiale, presieduto da Gianni Infantino, ogni associazione membro, quindi anche la Russia per quanto spiegato in precedenza, sarà invitata a partecipare ai due tornei.
È bene sottolineare però che ogni riammissione delle società russe sarà per forza di cose subordinata all’andamento della guerra in Ucraina, con particolare attenzione ai negoziati di pace che si sta faticosamente cercando di portare avanti proprio in questi giorni per una pace definitiva dopo quasi quattro anni di conflitto. Uno scenario che si augurano tutti, come sottolineato dal presidente FIFA Infantino negli scorsi mesi. Inoltre, il numero uno del massimo organo mondiale del calcio, attraverso un post su Instagram ha dichiarato «sostenere» la partecipazione degli atleti russi, e «in particolare dei giovani atleti», agli eventi sportivi, indipendentemente dalla situazione politica del loro Paese. Ha aggiunto: «Lo sport offre un accesso alla speranza e un modo per dimostrare che tutti gli atleti possono rispettare le stesse regole e gli uni gli altri».
La posizione ufficiale della UEFA, invece, secondo quanto comunicato da un portavoce, è quella di riammettere le società russe alle proprie competizioni internazionali solamente una volta che la guerra in Ucraina sarà conclusa. Il Comitato Esecutivo dell’UEFA, responsabile dell’adozione delle decisioni e della supervisione delle competizioni, si riunirà nuovamente nel febbraio 2026. Va ricordato che nel 2023, la stessa UEFA non ha permesso alla nazionale russa Under 17 di partecipare agli Europei di categoria del 2024, a seguito di una forte opposizione da parte delle associazioni membri, inclusa la Football Association inglese, nonostante dalla UEFA fosse stata espressa una posizione di apertura.
La sensazione dell’ultimo periodo è che le istituzioni sportive, Comitato Olimpico Internazionale compreso, siano sempre più propense a riaprire le proprie porte ai giovani atleti russi come evidenziato nella nota del CIO di qualche settimana fa, in cui raccomandava che gli atleti di Russia e Bielorussia potessero competere sotto le proprie bandiere ed emblemi nazionali a livello giovanile. A partire dal 2022 e fino alle Olimpiadi di Parigi 2024, alcuni atleti russi e bielorussi hanno partecipato ai Giochi sotto la bandiera degli Atleti Neutrali Individuali, squadra che non prevedeva simboli di inni nazionali, stemmi o bandiere.
Infine, lo stesso CIO ha affermato che la Bielorussia, paese che ha sostenuto diplomaticamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, non dovrebbe più essere limitato nell’ospitare eventi internazionali, mentre la Russia dovrebbe rimanere esclusa da tale possibilità. La stessa Bielorussia ha partecipato più recentemente alle qualificazioni europee per i Mondiali 2026, chiudendo all’ultimo posto del Gruppo C dietro Scozia, Danimarca e Grecia, ma giocando le proprie partite casalinghe al di fuori dei confini nazionali.









































